Ncc green, i noleggiatori puntano sull’elettrico

In tutta Italia sono 25mila. Se fossero tutti insieme, nello stesso paese, comporrebbero l’intero abitato di Cesenatico. Sono gli Ncc, i noleggiatori con conducente. Anche loro hanno deciso di fare una svolta verso la sostenibilità, e si sono messi insieme per puntare al rispetto dell’ambiente riducendo i consumi. Così, hanno costituito Aims, l’Associazione imprenditori per la mobilità sostenibile.

«Abbiamo deciso di unirci per capire come fare per avviare un percorso in grado di cambiare il parco auto messo a disposizione dei nostri clienti sviluppando, per ora, un sistema ibrido, in attesa che sia possibile usare mezzi totalmente elettrici – spiega Paolo De Santis, presidente di Aims - Crediamo che anche in questo settore la sostenibilità possa essere una delle carte vincenti».

Oggi Aims è una realtà che accorpa sempre più noleggiatori con conducente. I loro mezzi si riconoscono perché sono automobili innovative che puntano alla riduzione dei consumi attraverso i sistemi misti. Oggi, infatti, per l’uso che fanno a lavoro, è ancora impossibile svoltare totalmente verso un elettrico totale. Aims, però, non si impegna solo per una modifica delle abitudini individuali, ma anche per fare pressione sulle istituzioni affinché si acceleri il percorso di transizione ecologica. Ma c’è ancora molta strada da fare, visto che solo il 7% del parco auto degli Ncc italiani è elettrico.

«Sensibilizziamo le imprese, le industrie, la politica e soprattutto le diverse realtà locali – aggiunge De Santis – Stiamo aprendo sedi un po’ in tutta Italia, Lazio, Veneto, Lombardia, ma presto anche Emilia-Romagna e Toscana».

Giusto qualche giorno fa i soci di Aims sono passati proprio in Romagna. Lo hanno fatto nell’ambito di un’iniziativa di solidarietà che li ha visti partire ed andare in Ucraina per portare in Italia, dopo 4.600 chilometri di viaggio, donne e bambini in fuga dal conflitto.

«Lo dobbiamo a un nostro associato, l’ucraino Alexander Santalciuc. Ha iniziato a vedere i bombardamenti nel suo Paese e gli si è chiuso lo stomaco – racconta il presidente di Aims – A Cattolica ora i profughi sono ospiti di una struttura. Con quattro van siamo partiti verso Leopoli e li abbiamo presi. Per noi sostenibilità significa anche questo», commenta il presidente di Aims.

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