Nautica, l'anno del rimbalzo e il ritorno ai tempi d'oro

Aria di Mare

GENOVA. Il Salone di Genova soffia sull'entusiasmo della nautica italiana. Al convegno “Boating economic forecast” ospitato nel capoluogo ligure l'ufficio studi di Confindustria Nautica ha illustrato numeri molto confortanti. La stima di crescita del fatturato globale dell'industria italiana della nautica indica un valore di +23,8% per l'anno solare 2021 con un range di variazione possibile di più o meno il 5%, il che comporta il raggiungimento complessivo compreso fra 5,5 e 6,0 miliardi di euro.

Tirano cantieri, accessori e motori

La crescita va molto oltre quello che viene considerato il rimbalzo post lockdown dell'industria italiana. Se i dati dovessero confermare la stima più alta anche per l'ultimo trimestre 2021 l'industria italiana della nautica tornerebbe a toccare i livelli massimi di fatturato raggiunti nel biennio 2007-2008. A determinare questo risultato ci sono la crescita dell'export della cantieristica che nell'anno scorrevole al 30 giugno 2021 ha raggiunto il massimo valore storico di 2,8 miliardi di euro, il portafoglio ordini dei cantieri italiani di superyacth (che in certi casi coprono addirittura il prossimo triennio) e l'ottima performance dei comparti dell'accessoristica nautica e dei motori marini.

Gli effetti del lockdown sul 2020

Per quanto riguarda il 2020 la nuova edizione del rapporto “La Nautica in Cifre” conferma la sostanziale tenuta. Il fatturato globale dell'industria nautica si è attestato su 4,66 miliardi di euro con una crescita dell'1,36% per il comparto della produzione cantieristica determinata dalla riapertura anticipata delle attività industriali, ottenuta da Confindustria Nautica grazie all’attività di confronto con il Governo. La componentistica (accessori nautici e motori marini) ha segnato nello stesso anno una flessione dell'8,7% generata soprattutto dagli effetti della chiusura delle attività produttive nei primi mesi di lockdown, derivanti dall'interruzione delle catene di approvvigionamento delle forniture e delle filiere logistiche connesse. Proprio i dati del 2020 riescono a spiegare anche il boom del 2021. In particolare due indicatori: l’incremento del 2,4% degli addetti effettivi, che superano quota 24.000, e l’aumento del peso del contributo al PIL da parte dell’industria nautica, in crescita dal 2,22‰ al 2,37‰ (una tendenza costante negli ultimi anni), che mostra quindi una migliore performance rispetto all’economia nazionale.

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