Natalino Balasso al teatro Zampighi di Galeata

“Omologato”: persona che esce dal tunnel della libera scelta per entrare nel parcheggio dell’Ikea. “Guerra”: operazione economica che alza il business ma abbassa il tasso d’intelligenza. Ecco qualche esempio del “Dizionario Balasso”, una raccolta di 250 parole usate e abusate dal parlare comune, che l’attore di Porto Tolle si accinge a… rimettere al proprio posto nello spettacolo in programma oggi (ore 21.15) al teatro Carlo Zampighi di Galeata. Sul palco campeggia infatti un grande vocabolario: le parole contenute sono innocenti, ma l’uso che se ne fa, la piega che si dà alle potenzialità del loro senso sono, quelli sì, pericolosi, e «portano già nel loro corpo la menzogna – sostiene l’attore e scrittore – perché ogni significato ha confidenza col suo contrario».

“A colpi di tag”, Balasso ci mostra quindi come pensieri, idee, concetti siano definiti da un’etichetta «in cui rientra la nostra comprensione della società. Ogni concetto è una scatola chiusa di cui leggiamo solo il tag. Ed è qui che comincia l’esercizio dell’arte in cui sono ormai specializzato: appunto, rompere le scatole». Nel nuovo monologo, che riprende e completa il precedente “Velodimaja”, «la parola “definizione” viene disinnescata e raccontata – spiega Balasso – perché è ciò che ci fa vedere il mondo in maniera distorta e ci fa credere che la Verità sia una sentenza “definitiva”. Pensiamo a termini di peso come “libertà”, o “competizione”: e vedremo che se la prima, in realtà, oggi finisce non dove inizia la libertà di un altro, ma il momento in cui… termini i soldi a disposizione, di “competitività” in genere si riempie la bocca chi quella competizione l’ha già vinta!».

Ce n’è per tutti: anche per gli “spettatori”: che attendono sempre di vedere qualcosa che hanno già visto, altrimenti si chiamerebbero “aspettatori”, mentre gli “antagonisti” sono per il professor Balasso dei «mansueti bovini latranti vestiti di pile, con le ciabatte a forma di Duffy Duck, che non riescono a reprimere moti d'indignazione dal divano, sputazzando briciole di popcorn di fronte all’ennesima violazione dei diritti umani a X Factor».

Insomma: un bel ribaltone rispetto alle nostre convinzioni, al nostro linguaggio giovanilistico e omologato, che Balasso con la sua comicità sulfurea ci fa notare ridendo e dandoci anche qualche spunto di riflessione per parlare meglio. E pensare meglio…

Biglietti: 15-13 euro.

Info: 376 1224452

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