Nasce Forlì Musica: il 29 si riparte da San Mercuriale

«L’unione fa la forza!»: parola della storica associazione forlivese Amici dell’Arte insieme alla Bruno Maderna. Complice infatti anche la nuova legislazione sul terzo settore, le due realtà si sono costituite ufficialmente il 12 aprile scorso in Forlì Musica, un brand di fatto già noto al pubblico. Lo ricorda l’assessore alla Cultura del Comune di Forlì, Valerio Melandri, nel corso della conferenza stampa di presentazione del marchio: «La direzione è quella auspicata da questa Amministrazione: mettere insieme realtà diverse, frutto di esperienze consolidate, perché diventino ancora più visibili. C’è spazio del resto, a Forlì, visto che il Comune, con il mio assessorato, ha stanziato 4,5 milioni di euro per la tanto attesa Casa della Musica che speriamo di inaugurare nel settembre del 2023 in un luogo storico della città, un luogo di appartenenza per tutti». Forlì Musica, quindi: amanti della cultura che nel lontano 1924 scelgono il nome emblematico di Amici dell’Arte, e l’associazione e orchestra Bruno Maderna, giovani musicisti legati dall’amicizia e spesso dagli studi compiuti in quello che era per tutti il Liceo musicale Masini, che nel 1997 decidono di promuovere la musica orchestrale. «Poi, dal 2011 – ricorda Federica Bacchi, presidente della Maderna –, le due associazioni cominciano a collaborare, per avere più impatto e forza riunendo competenze, energie e risorse economiche, fino a una fusione che unisce storie ed esperienze pregresse. Così, siamo stati fra i primi a ripartire dal vivo dopo il lockdown del 2020, con sette concerti estivi all’Arena San Domenico, cui sono seguite in autunno le trasmissioni in streaming, con circa 1.000 adesioni».

I concerti

Forlì Musica ha oggi anche un nuovo sito web, a cura dei giovani dell’agenzia Tomato, e due comitati, uno d’onore e uno scientifico, di cui fanno parte personalità come Giovanna Botteri, Alessio Boni, Mario Brunello ma anche nomi della cultura cittadina. Anzi, a… matrimonio appena avvenuto, Forlì Musica già propone il cartellone primaverile: con lo spettacolo – il 29 aprile a San Mercuriale – del flautista Andrea Oliva e della pianista Marta Cencini (ingresso libero), cui segue, il 2 maggio al Diego Fabbri la finale del 17° concorso “Adotta un musicista”: i giovani finalisti si esibiscono accompagnati dalla Maderna e diretti da Michele Gamba. Il 24 maggio è sempre il Fabbri a ospitare l’ Orchestra Giovanile Orcreiamo, diretta da Filippo Maria Bressan. «Siamo quelli che non hanno mollato – sostiene orgogliosamente Danilo Rossi, direttore artistico di Forlì Musica –, e che oggi dedicano la stagione ai giovani e al lavoro, rilanciando e difendendo lo spettacolo dal vivo e mirando, grazie a Teleromagna che trasmetterà i concerti, a conquistare nuovi pubblici. E non finisce qui: con tanti progetti sul riutilizzo degli strumenti del Museo della Musica, e per una grande festa in autunno, con un ospite illustre». Del comitato d’onore fa parte anche Carlo Fontana, sovrintendente per decenni del Teatro Comunale di Bologna e della Scala, e ora presidente Agis. «In un anno in cui lo spettacolo dal vivo ha perso l’80% degli incassi – afferma – dovevamo dare segnali di vita, utilizzando lo streaming per tenere accesa una fiammella. Ora, mantenere la funzione socializzante dello spettacolo comporta due sfide per il post pandemia: la formazione di musicisti che possano trovare agevolmente sbocchi lavorativi, ma anche di organizzatori consapevoli di operare in un perimetro comune con gli artisti, e la creazione di un nuovo pubblico. Sarà proprio coinvolgere i giovani, che darà un senso a quanto abbiamo fatto per tutta la vita!».

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