Nasce "Food ER" e per la ricerca Unibo farà base a Cesena

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Si è svolta ieri in Regione la presentazione di “Food ER”, l’università internazionale dell’agroalimentare. “Food-ER, Emilia-Romagna International Network for Education and Industrial Research on Food and Beverage”, questo il nome completo del progetto, è il network voluto dalla Regione che mette insieme le quattro Università regionali, di Parma – capofila del progetto -, Modena e Reggio Emilia, Bologna, Ferrara. A queste, socie fondatrici del progetto, si affiancano Ai soci soci fondatori si affiancano, come soci aggregati, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, che già fa parte della Rete di Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna; il Clust-ER Agroalimentare, che riunisce soggetti pubblici e privati, centri di ricerca, imprese, enti di formazione; imprese regionali, sia quelle leader di filiera che le piccole e medie imprese, e i cinque quartieri fieristici internazionali: Bologna Fiere, Fiere di Parma, Fiere di Rimini - Ieg, Cesena Fiera, Fiere di Piacenza.

Il finanziamento

Per avviare il progetto la Regione ha già stanziato 3 milioni di euro con l’obiettivo di rendere l’Emilia-Romagna un polo di attrazione di talenti internazionali e garantire un flusso costante di alte specializzazioni necessario anche alla crescita delle filiere produttive, alla creazione di imprese innovative e start-up tecnologiche nel settore agroalimentare, alla ricerca pubblica e privata, per diventare sempre più punto di riferimento nel Paese e all’estero nell’affrontare e risolvere problematiche di grande attualità, per uno sviluppo sostenibile e rispettoso delle risorse naturali.

L’esempio da replicare

«Facciamo nascere un hub nazionale della didattica e delle competenze in un comparto dove la nostra regione fa vincere la qualità del mondo, per attirare qui giovani che ci aiutino nella sfida della sostenibilità, della competitività delle nostre imprese e del buon lavoro - afferma il presidente Stefano Bonaccini -. E ancora una volta lo facciamo come sistema regionale, mettendoci insieme: università, centri di ricerca, grandi gruppi e realtà dalle forti radici territoriali e nella tradizione. Come Regione diamo l’impulso e sosteniamo la nascita di Food-ER, ringraziando tutti i soggetti coinvolti per la risposta positiva e l’impegno nel realizzarla, a partire dai Rettori. Ripercorriamo la strada che abbiamo aperto con Muner, la Motorvehicle University of Emilia-Romagna».

Per cogliere nuove sfide

«Con questa iniziativa - sottolinea l’assessore Colla - puntiamo a formare un nuovo gruppo di esperti e manager che abbiano cultura e caratura internazionale, ma anche grande conoscenza del patrimonio enogastronomico e produttivo identitario dei nostri territori. Cogliendo le nuove sfide green, dalla terra alla tavola, cui bisogna dare risposta. Food-ER è una straordinaria novità nel panorama italiano e non a caso nasce proprio in Emilia-Romagna. Una grande occasione per qualificare ulteriormente il nostro sistema delle competenze e mettere nuovi talenti a disposizione delle nostre filiere produttive per mantenerle nell'eccellenza certificata, tracciata e salvaguardata. Creando in questo modo nuova occupazione di qualità».

Il ruolo del Campus di Cesena

Tra i protagonisti del progetto c’è anche l’Università di Bologna, e in questo caso, la scritta Alma Mater va letta come Campus di Cesena. È qui infatti che l’Università di Bologna ha deciso, già da tempo, di concentrare gli ambiti disciplinari legati all’agroalimentare. È quindi a Cesena che arriveranno i fondi destinati a potenziare la ricerca universitaria in ambito agroalimentare, non a caso infatti, la parte di progetto a cura dell’ateneo bolognese è stata redatta dai docenti di Villa Almerici.

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