Muti ammalia Rimini che gli regala il tricolore

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Si sa quanto Riccardo Muti – direttore acclamato da decenni in Italia e in tutto il mondo – sia legato a Giuseppe Verdi e quanto tenga alla simbologia patriottica. Nei suoi Viaggi dell’amicizia non manca mai di suonare, a ogni inizio concerto, l’Inno di Mameli e quello della nazione ospitante. Il suo, però, non è un nazionalismo chiuso, che evoca confini e barriere, bensì un richiamo e un omaggio alle identità che si incontrano, si mescolano, e si fondono. E la musica non è che l’esempio, forse il più sublime, di questo incontro.

Non stupisce perciò che sabato sera, nel concerto di chiusura della 73ª Sagra musicale malatestiana al teatro Galli di Rimini, un tricolore sia stato portato sul palco – in mezzo ai lunghi, commossi applausi del pubblico – per omaggiare il maestro Muti, Giuseppe Verdi e Alessandro Manzoni, cui il magnifico Requiem verdiano in programma è dedicato.

Era molto atteso il ritorno a Rimini di Riccardo Muti alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini nell’esecuzione della Messa da requiem di Verdi. Un concerto che – dopo l’Alighieri di Ravenna – ha conquistato il teatro Galli, pieno in ogni ordine di posti, e che oltre alle grandi emozioni regalate dalle voci della soprano Juliana Grigoryan, della mezzosoprano Isabel De Paoli, del tenore Klodjan Kaçani, del basso Riccardo Zanellato e dei Cori Luigi Cherubini e Cremona Antiqua, ha offerto anche il finale a sorpresa. Durante gli applausi un gruppo di giovani seduto tra le prime file della platea ha sventolato una bandiera tricolore italiana con la scritta «W Verdi e Manzoni». Una bandiera che il maestro ha mostrato dal podio agli orchestrali e che ha voluto tenere con sé. Un omaggio alla storia, alla musica e all’arte: la Messa da requiem infatti fu composta da Verdi per celebrare Manzoni in occasione del primo anniversario della scomparsa dello scrittore.

Prima di salire sul podio, Muti aveva ricevuto la visita del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, che gli ha portato il saluto della città.

Questa sera alle 21 Muti e la Cherubini suoneranno al PalaDozza di Bologna in un concerto offerto da uno sponsor. Biglietti last minute che si renderanno disponibili per eventuali rinunce verranno distribuiti oggi stesso dalle 17 alla biglietteria.

Un finale d’eccezione – dunque – per la rassegna di concerti sinfonici proposti dalla Sagra, che anche in questa stagione ha portato sul palcoscenico del Galli alcune tra le più prestigiose orchestre internazionali e tra i più affermati direttori e solisti, da Zubin Mehta e il Maggio Musicale Fiorentino a Vladimir Jurowski, Vilde Frang, e poi la leggenda del pianoforte Maria João Pires, la Philharmonia Orchestra di Londra e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Antonio Pappano.

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