Musei "giovani", Imola ci prova ospitando l'escape room

Imola

Imola il quadriportico del Museo di San Domenico si trasforma per un pomeriggio in un'escape room, un percorso chiuso in cui i giocatori devono uscire trovando le chiavi attraverso la risposta ad una catena di enigmi. Si potrà giocare utilizzando i computer presenti nelle diverse postazioni o con il proprio smartphone, semplicemente inquadrando i QR Code presenti lungo il percorso creato nel quadriportico del museo. I percorsi saranno differenziati in base all'età dei partecipanti. L'obiettivo, spiegano dal Comune invitando giovani e adulti sabato prossimo 14 maggio dalle 16.30 alle 18.30 per giocare alla "Fuga alla Domus del Rasoio", è far conoscere al giocatore notizie e curiosità sulla Domus e il suo possibile proprietario attraverso immagini, video e testi informativi alternati a giochi online. Chi concluderà il percorso, riceverà la possibilità di scaricare un file che consente la stampa in 3D della riproduzione di uno dei reperti più rappresentativi dello scavo. L'iniziativa è organizzata a conclusione di un percorso didattico durato tre anni, nell'ambito progetto "Piano Triennale delle Arti 2018-2021", capofila Istituto Comprensivo 6 dal titolo "Vivere il Museo Storica/Mente", realizzato in accordo di partenariato con i Musei civici, il Polo Liceale e l'Istituto Comprensivo 7 di Imola. Rallentato a causa della pandemia, ha visto protagonisti diversi ragazzi dalla quinta primaria alla quinta liceo che si sono alternati nella progettazione, raccolta dati attraverso interviste ad esperti del settore e realizzazione del prototipo digitale, consultabile tramite una pagina online a cui si accede, per il momento, solo con un link disponibile internamente al museo.

"Giovani archeologi crescono. C'è un gruppo di studenti, autodefinitosi Teens Museo, che negli ultimi anni ha lavorato per rendere il futuro museo archeologico il più aperto ed interessante possibile per i più giovani che lo visiteranno. Si tratta di un gruppo di ragazzi e ragazze provenienti da varie scuole, dalla quinta primaria fino alla quarta superiore, ognuno con diverse qualità e interessi che li rendono unici ed essenziali alla realizzazione di questo progetto", spiega Giacomo Gambi, assessore alla Cultura. Il compito di un museo "è stimolare con attività, proposte, manifestazioni ed iniziative la richiesta culturale del pubblico e la sua curiosità, rivolgendosi anche a quella fascia di persone che al museo, per infinite ragioni, non si sono mai avvicinate, quello che di norma viene definito il non pubblico. Troppo spesso i più giovani hanno rappresentato un non pubblico, sicuramente per colpa nostra", aggiunge Gambi. Dunque, "abbiamo cominciato presto, con loro, a lavorarci, per invertire la rotta". L'evento è rivolto ai ragazzi dai 10 ai 16 anni e agli adulti curiosi con accesso libero e gratuito. Il Museo di San Domenico, di via Sacchi 4, riapre le porte in occasione di quest'evento limitatamente al piano terra, mentre le collezioni permanenti rimangono chiuse per lavori. 

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