Multe col T-red, a Cesena scelti i tre semafori da sorvegliare

CESENA. Si trovano tutti nella prima cintura urbana attorno al centro cittadino i tre semafori in cui saranno installati sistemi tecnologici per multare automaticamente chi passa col rosso.
Nei giorni scorsi è stato approvato in Comune il progetto esecutivo per dotarsi di quelle apparecchiature, indicate di solito col nome T-red o Photo-red, che costeranno circa 77.000 euro. La spesa sarà sostenuta da Atr, alla quale è affidata la realizzazione e la gestione dei rilevatori, basati su sensori e telecamere.

I tre incroci sotto sorveglianza

Due postazioni saranno collocate in entrambe le direzioni di marcia all’incrocio tra viale Cavour e via Bovio, nella zona dell’ex sede della polizia municipale. Un altro apparecchio verrà posizionato sulla corsia di via Padre Vicinio da Sarsina in direzione Rimini, all’intersezione con via Don Minzoni, la strada che conduce al Commissariato di polizia. Il terzo punto individuato per questo tipo di sorveglianza elettronica è l’impianto semaforico all’incrocio tra viale Marconi e via Marzolino, in corrispondenza delle due corsie in direzione Rimini. L’amministrazione comunale, fin dal primo momento in cui ha annunciato l’intenzione di montare anche a Cesena i T-red, già utilizzati in altri comuni romagnoli (a Forlì ce ne sono per esempio 8 e a Rimini 5), ha sottolineato che è uno strumento per garantire una maggiore situazione stradale in punti dove è troppo diffusa l’abitudine di transitare in barba al rosso.

Quanti soldi dalle multe?

È comunque innegabile che le multe che scatteranno contro chi sgarra (163 euro, che salgono a 200 se si è nella fascia oraria tra le 22 e le 7, oltre alla decurtazione di 6 punti dalla patente e il doppio se si è neopatentati) costituiranno anche una fonte d’entrata non da poco per le casse municipali.
Quanti soldi porteranno non è però del tutto chiaro, e andrà verificato sul campo. Al momento della presentazione del bilancio 2020, l’assessore con delega alla Polizia municipale Luca Ferrini ha ipotizzato una media di 500.000 euro all’anno per ogni T-red, per un totale quindi di 1 milione e mezzo di euro. È stato spiegato soprattutto così il forte aumento dei proventi da multe che è stato previsto: da circa 3 milioni di euro del 2019 a 4,7 milioni. A quanto pare, però, potrebbe esserci stato un po’ troppo ottimismo: i dati delle città in cui viene già utilizzato questo strumento sono infatti inferiori.

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