MotoGp, Savadori dice 29: «Aleix mi ha fatto il regalo più bello»

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La vittoria di Aleix Espargaro e dell’Aprilia in Argentina ha portato al settimo cielo Lorenzo Savadori, collaudatore della RsGp. Proprio ieri, Sava, ha compiuto 29 anni. «Non c’è regalo più bello di quello che mi ha fatto Aleix».

Allora una vittoria così dà una bella carica?

«È stato bellissimo vedere un’Aprilia vincere e salire sul gradino più alto del podio».

Il compleanno è stato festeggiato da solo con questo risultato?

«Per il momento direi di si. Domani parto per Jerez de la Frontera dove farò tre giorni di test da venerdì a domenica. Stiamo lavorando moltissimo per continuare a crescere. La MotoGp è super competitiva e non ci dobbiamo fermare mai. Poi quando tornerò a Cesena farò anche una festa».

Aleix Espargaro all’inizio della stagione era stato definito da lei “il capitano”. È l’uomo giusto a riuscire a portare Aprilia ancora più in alto?

«Si, lui è davvero come un capitano, spinge e motiva tutti. Ogni volta che scendo in pista per un test mi segue, poi mi telefona per chiedermi che sensazioni ho provato. Ha sempre creduto nel progetto ed è un po’ il papà di questa motocicletta. Vederlo vincere domenica in Argentina è stato bellissimo, Anche Maverick ha fatto una bella gara: vederli entrambi competitivi è importante».

C’è anche una bella carica per il suo 2022: cosa prova a pensare che potrà fare cinque wild card con un mezzo vincente?

«Sono sempre carico, perché la MotoGp ha un livello altissimo e per essere competitivo devi dare il massimo. Ci stiamo preparando bene. Anche la scorsa settimana ero a Jerez de la Frontera a fare altri tre giorni di test. Lo sforzo del nostro marchio è importante».

In Aprilia ci sono diversi romagnoli, non solo il direttore sportivo Massimo Rivola ma anche Michele Fantini, ingegnere motorista, e il misanese Simone Alessandri, meccanico di Mav. Con loro il rapporto è speciale?

«Sono elementi fantastici del nostro gruppo, persone speciali all’interno del team. Stiamo lavorando tanto e siamo tutti affiatati. Dobbiamo fare un grande ringraziamento anche a chi ci sostiene da Noale e contribuisce alla crescita della RsGp».

Lei ha creduto nel progetto Aprilia quando nessuno gli dava più fiducia, con un Fausto Gresini che lo ha sponsorizzato e sostenuto nella sua candidatura a collaudatore. Cosa l’ha spinta a questa scelta?

«Ringrazierò sempre Fausto, ma ho sempre avuto un rapporto speciale con Aprilia. Ho corso per questo marchio nelle derivate di serie (campione del mondo Stock 1000 e per tre stagioni pilota ufficiale, per poi approdare al civ Superbike vinto due anni fa, ndr) e dal 2020 mi impegno in MotoGp. Qui c’è tanta passione e competenza. È ormai una seconda famiglia».

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