MotoGp, per Savadori 5 Gran Premi nel 2022 con l'Aprilia

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Aprilia presenta la sua RsGp22 al teatro Mario Del Monaco di Treviso, mentre i piloti sono dall’altra parte del mondo, in Indonesia. Ieri, in un video girato settimane fa, sono stati tolti i veli alla nuova “arma” preparata nel reparto corse di Noale. Come il team Rnf WithU aveva tolto i veli alle sue Yamaha M1 al Teatro Filarmonico di Verona, con accompagnamenti di musica lirica, così Aleix Espargaro, Maverick Viñales e Lorenzo Savadori sono saliti sul palco del teatro di Treviso per esibirsi con l’accompagnamento di un’orchestra diretta da Massimo Rivola in frac, con il progettista Romano Albesiano nei panni di primo violino, e tecnici e meccanici del box a suonare marmitte, freni a disco e sospensioni. Un’idea carina e originale per un marchio che si schiera in modo ufficiale, dopo il suo rientro nel 2015 a fianco del Gresini Racing.

Il dato importante è che il cesenate Lorenzo Savadori, che ha il ruolo di collaudatore, sia stato presentato come una pedina importante della squadra e sarà schierato in 5 Gp della stagione. «Noi di Aprilia – ha dichiarato il romagnolo - e del reparto corse di Noale stiamo lavorando tanto per cercare di sviluppare la moto. La MotoGp è una categoria in cui devi investire risorse continuamente. Quest’anno avrò cinque wild-card, quindi diverse gare a disposizione, e sarà un anno importante anche per me. Se dovessi definire con aggettivo noi tre, userei “aggressivo”, per me: non sembra, ma quando abbasso la visiera cambio personalità; per Aleix non userei un aggettivo ma il sostantivo capitano, che rende bene l’idea del suo ruolo; per Mav, invece, “talentuoso”. Credo che Espargaro e Viñales siano in grado di fare grandissime cose e non vedo l’ora di apprendere da loro in pista».

Rivola ha illustrato gli obiettivi: «La RsGp21 era una moto valida e pensavamo di migliorarla. Abbiamo invece cambiato: motore, elettronica, aerodinamica e tanto anche per quanto riguarda la ciclistica: è una rivoluzione. Abbiamo grande adrenalina per capire dove siamo. Sappiamo di aver fatto un lavoro importante, prendendo rischi nello sviluppo. Abbiamo tre piloti diversi fra loro, ma molto ben integrati e questo è molto bello. Aleix lo conosciamo: è il nostro capitano; Mav dobbiamo ancora scorprirlo, ma ci ha stupito nel 2021; Lorenzo, che ha avuto una stagione difficile per infortuni, è uno che è sempre migliorato. Si spingeranno a vicenda. Dopo 30 anni dalla prima vittoria iridata di Alex Gramigni in 125 vogliamo un risultato importante».

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