MotoGp, Misano al lavoro per riaprire le porte al pubblico

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Per la MotoGp nel Misano World Circuit “Marco Simoncelli” potrebbero vedersi sugli spalti 10mila spettatori. Anzi, visto che l’evento è doppio (domenica 13 e domenica settembre) in 20mila potrebbero assistere alle gare e in 40mila ai giorni di prove del venerdì e del sabato. Un totale di 60mila presenze, quindi. Il condizionale, però, è d’obbligo.

Progetto al vaglio della Regione

Ad un mese dalla prima gara, i responsabili del tracciato, coordinati dal direttore Andrea Albani, hanno preparato un progetto di configurazione particolareggiato e ben definito, che è al vaglio dei responsabili in materia della Regione Emilia Romagna. Il presidente della Regione Stefano Bonaccini è stato il primo a dire di voler portare pubblico ai due gran premi previsti a settembre, ma bisognerà vedere quanti. «Siamo in attesa di sapere se il progetto di configurazione che abbiamo inviato alla Regione vada bene o meno - spiega lo stesso Albani - è uscito il decreto del presidente che stabilisce che dall’8 agosto possono entrare al massimo mille persone, con delle eccezioni. L’articolo 2 del decreto individua queste eccezioni nelle manifestazioni internazionali in luoghi all’aperto con ampi spazi e con un progetto di configurazione. È da qualche mese che ci lavoriamo, ovvero dal momento in cui abbiamo confermato i due gran premi. Speriamo di avere un parere positivo entro l’inizio della prossima settimana».

Massima sicurezza

Il piano di Misano calcola con attenzione posti a sedere, porte-gate di ingresso, personale di sorveglianza e parcheggi dedicati. In pratica, con ben 19 ingressi differenti, entrerebbero al massimo gruppi di 526 persone. «Abbiamo preparato tutto con senso di responsabilità e rispetto della normativa - aggiunge il direttore del Mwc - la distanza sociale va ben al di là rispetto al metro di distanza. Abbiamo 40 mila posti a sedere sulle tribune e contiamo di usarne 10 mila, nelle 16 o 17 tribune disponibili. Si parla del 28 per cento dell’occupazione. In pratica su una tribuna da 3mila posti a sedere, ne andiamo ad occupare un numero che varia fra i 500 ed i 600. Ognuna avrà un parcheggio e percorsi di ingresso dedicati. Abbiamo prestato massima attenzione anche alle prescrizioni anti terrorismo. Ci saranno termo-scanner, vidimazione del biglietto nominale e steward (contiamo di assumerne dai 700 agli 800) che controlleranno. Abbiamo una cabina di regia con telecamere che, da sempre, è usata per la gestione del pubblico».

Niente prato

Non si utilizzerà il prato, con i suoi 65 ettari. «Sul prato abbiamo qualche perplessità - chiarisce Albani - perché la gestione del distanziamento è più difficile. Si potrebbero fare dei cerchi sul terreno, ma appare poco praticabile. Come controllare, poi, che la gente non faccia assembramenti?». Chi ha già acquistato il proprio biglietto potrebbe già essere fra i 10mila della prima domenica. «I biglietti già venduti prima del covid saranno validi per gara 1 di domenica 13 settembre - chiarisce il direttore del tracciato - con un po’ di disponibilità che resterebbe per venerdì e sabato. La seconda tappa sarebbe tutta da assegnare, con prezzi che non subiranno maggiorazioni». Non verranno montate altre tribune aggiuntive nei prati. «Non è una speculazione - conclude Albani - è un punto di ripartenza per il motorsport, per il territorio e per noi. Ci giochiamo molto e non vogliamo correre rischi. Prepariamo per 10mila persone l’apparato organizzativo che era necessario per 100mila. Tutto questo potrebbe permettere, poi, l’apertura al pubblico anche dell’ultima gara del mondiale Superbike a fine novembre».

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