MotoGp, Marquez ha tolto la ruggine, Savadori meglio di Bastianini

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Francesco Bagnaia si prende il primo tempo del solito duello Ducati-Yamaha-Suzuki, ma Marc Marquez dimostra che nove mesi di stop non hanno prodotto troppa ruggine. Prove ancora difficili per Morbidelli e Rossi, con Marini migliore fra i debuttanti e un Lorenzo Savadori incisivo. Faticano Enea Bastianini e Jorge Martin. “Pecco” porta la sua Gp21 in vetta in 1’39”866, unico a scendere sotto l’1’40, ma è Marc l’osservato speciale della giornata. Marquez senior, prende la sua Honda Hrc e la porta a girare in 1’40”339, a meno di mezzo secondo dal migliore. Considerando che il secondo è Quartararo, che gira in 1’40”206, l’esame rientro appare superato brillantemente. Joan Mir e Alex Rins portano le Suzuki 3ª e 4ª, precedendo Jack Miller. Viñales è 7° seguito da un Zarco che si deve fermare con il motore in fumo, dal vincitore dell’edizione 2020 di questo Gp, Miguel Oliveira, padrone di casa con la sua Ktm e da un Nakagami che cade e prende una gran botta, ma stringe i denti e torna in sella, precedendo le altre due Honda di Alex Marquez e Pol Espargaro. Marini è 13° e primo dei debuttanti, mettendosi dietro anche Aleix Espargaro, Valentino Rossi e l’ottimo Lorenzo Savadori. Il cesenate piazza un 1’41”140 che vale il 16°, quasi incollato al suo più quotato compagno di squadra. «Le condizioni di grip della pista non sono ideali - ha commentato Sava - e se l'anno scorso, avendo fatto i test, partivo da una situazione leggermente migliore rispetto agli altri, ora siamo tutti sullo stesso livello. La nuova moto si comporta meglio rispetto a quella del 2020, anche se dobbiamo ancora migliorare perché il setting non mi convince del tutto. Vorrei concentrarmi soprattutto sulla seconda parte della frenata, quando si rilascia il freno per inserire, situazione nella quale sono meno incisivo». Enea Bastianini fatica ed è 20° in 1’41”836, ma fa meglio di Martin, ultimo. Se Vale non può ridere del 15° posto a 1”2 dal primo, Morbidelli deve piangere: 19° a 1”3. Vuole migliorarsi il Bestia. «È stato un avvio difficile, non immaginavo di fare tanta fatica in questa pista. Rispetto alla mattinata abbiamo fatto progressi, ma dobbiamo migliorare molto. Basta fare un errorino qui e lo paghi caro. Dobbiamo mettersi a posto di setting ed elettronica. Resto positivo: dobbiamo andare in Q2. Il mio problema principale è riuscire a mollare il freno e fare percorrenza, mi fermo ancora troppo nelle curve».

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