MotoGp, i romagnoli Rivola, Fantini e Alessandrini tra i segreti dell'Aprilia

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Nel box di questa Aprilia, diventata vincente anche in MotoGp, c’è anche una buona fetta di Romagna. In fondo l’avventura sportiva del marchio della casa di Noale, con l’allora patron Ivano Beggio (che la cedette poi al Gruppo Piaggio), è partita proprio grazie al pilota forlivese Loris Reggiani, che a metà degli anni ‘80, mise la “A” su un mezzo artigianale che portò a vincere i Gran Premi della 250.

Il marchio è cresciuto e ha vinto titoli a ripetizione nella 250, in 125 e nella Superbike, con un pilota del calibro di Max Biaggi (tre mondiali 250 e due Superbike per il romano) e con tanti altri assi, compresi alcuni romagnoli Loris Capirossi, Marco Melandri e Marco Simoncelli, oltre al sammarinese Manuel Poggiali.

Ora la guida del team è nelle mani di Massimo Rivola, faentino, classe 1971, ex direttore sportivo di Minardi, Toro Rosso e Ferrari, nuovo amministratore delegato della squadra MotoGp di Aprilia. All’inizio, nel 2019, è stato visto con diffidenza dal mondo delle due ruote, veniva da un ambiente più “fighetto”, ma ha saputo integrarsi bene, con fermezza e decisioni mai urlate o sopra le righe.

Ha forgiato una squadra unita e determinata, lasciando al direttore tecnico Romano Albesiano solo la responsabilità sull’evoluzione dei mezzi. A lui si aggiunge Michele Fantini, cesenate del 1973, ingegnere che segue lo sviluppo dei motori e ha un passato in Formula 1 con Spyker, Force India e soprattutto Ferrari, dove appunto ha conosciuto Rivola, lavorando con Felipe Massa e Kimi Raikkonen.

Poi c’è il meccanico di Misano, Simone Alessandrini, che segue la RsGp di Maverick Viñales. Tutti hanno vissuto una notte di grande festa dopo il Gp di Argentina: una gara che li ha portati nella storia sportiva di Aprilia e non solo.

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