MotoGp, Dovizioso e Rossi alla ricerca del podio smarrito

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MISANO ADRIATICO - Andrea Dovizioso e Valentino Rossi si preparano alla lotta con i giovani leoni nel Gran Premio Tissot dell’Emilia Romagna, ma per farlo devono riuscire a mettere a posto la Q2: se partono in terza o in quarta fila la festa finisce prima di cominciare. Dovizioso è 1° nel Mondiale a 76 punti, seguito da otto piloti racchiusi in 23 punti, fra questi Rossi, 6° a -18. «Questo campionato è incredibile – commenta il forlivese - Ci sono un sacco di alti e bassi. Sono davanti a tutti, ma devo riuscire a fare un passo in avanti per lottare per il podio. Abbiamo provato alcune modifiche durante il test di martedì, anche se non siamo ancora a posto, abbiamo trovato qualche cosa che può permetterci di migliorare: saremo di sicuro più veloci dello scorso anno. Dobbiamo riuscire a partire più avanti, ma, per me, è sempre difficile fare un giro veloce nelle qualifiche: in MotoGp è davvero importante». Anche Rossi vuole il podio: «E’ stata una buona gara comunque domenica scorsa, anche se ho perso il podio col sorpasso di Mir. Sarà ancora più difficile, perché mi aspetto anche altri piloti competitivi, ma voglio lottare per le prime tre posizioni». Per farlo sia lui che Dovizioso devono qualificarsi meglio del solito: il giro secco è un problema legato all’età e alla maggior prudenza? «Non credo che il problema sia solo di età ma di storia – chiarisce il forlivese - Io e anche Valentino non siamo mai riusciti a essere veloci nelle prove. In questo momento con le gomme che abbiamo ed avversari così veloci il campionato è cambiato. E’ davvero difficile fare un giro perfetto, anche se per gli avversari è più semplice». «Per me – è l’opinione di Rossi - dipende dal dna di ogni pilota. Sia per me che per Andrea il giro secco non è mai stato un punto di forza. Qualche volta sono riuscito a partire davanti, ma altri piloti riescono a farlo sempre. Magari hanno problemi sul passo gara, ma sul giro secco no. Amo tanto fare la gara e questo mi dà motivazione. Adesso è tutto bilanciato, sono tutti molto veloci e, se perdi mezzo secondo, sei nella terza o quarta fila. Per fare una bella gara devi essere nei primi cinque». Ci proveranno anche le stelle dell’Academy Vr46 Franco Morbidelli e Andrea Bagnaia, protagonisti assoluti domenica scorsa, Joan Mir, talento emergente della Suzuki e Aleix Espargaro, dell’Aprilia Gresini. A lui impossibile non chiedere che ne pensa di Dovizioso nel suo box nel 2021: «La situazione in Aprilia non è facile. Mi piacerebbe avere “Dovi” per imparare da lui e potrebbe fare progredire il team. Certo stiamo aspettando anche Andrea Iannone (ancora in attesa del giudizio di appello contro la squalifica di due anni per doping non volontario ndr) e il prossimo mese di ottobre potrebbe essere cruciale. Detto questo, devo concentrarmi su cosa fare per fare crescere Aprilia ora: il progetto è migliorato tanto, ma dobbiamo lavorare sodo». Mir ci riprova: «Non posso essere più veloce, perché lo siamo già stati molto, ma ho trovato un modo per guidare meglio: non più veloce ma meglio». Lo spagnolo, 4° a quota 60 alle spalle anche di Quartararo a 70 e Miller a 64, può essere la grande sorpresa di questo 2020. El Diablo e l’australiano della Ducati, così come Viñales, 5° a 58, sono i grandi delusi dello scorso Gp: sapranno rialzarsi? Per quanto riguarda i biglietti, si possono acquistare su Ticket One o sul sito www.misanocircuit.com/biglietteria. Se ne trovano ancora a 30 euro per oggi; da 80 a 110 euro per domani, da 170 a 270 per domenica, con abbonamenti per sabato e domenica che vanno da 185 a 325.

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