MotoGp, C’è tanto di Bastianini nel titolo costruttori alla Ducati

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Grazie anche ai risultati di Enea Bastianini, Ducati ha trionfato per il terzo anno consecutivo nel Mondiale Costruttori, ma ora a Borgo Panigale vogliono conquistare il numero 1 che conta veramente e cercheranno di ottenerlo con Pecco Bagnaia o più difficilmente con il Bestia. Le prossime due gare in Oriente diranno una volta per tutte chi tra i due sarà il protagonista dell’assalto finale alla corona iridata, anche se il piemontese parte in una condizione di vantaggio.

Luigi Dall’Igna si è detto molto soddisfatto e nel box della rossa hanno festeggiato, ma non sarà festa completa senza il titolo piloti. Il punteggio parla chiaro: sono 346 i punti raccolti da ducatisti (250 solo da Bagnaia, con sei vittorie e Bestia con quattro), perché conta il miglior piazzamento in ogni gara del pilota di quella casa costruttrice, quindi il risultato è merito anche degli altri alfieri di Borgo Panigale, anche se in misura minore.

La rossa è superiore agli avversari, la vittoria tra le case costruttrici è arrivata a cinque gare dal termine del campionato. Gli avversari sono lontani: Aprilia è seconda a 217 e Yamaha, grazie al solo Quartararo, terza a 213.

Enzo Ferrari ha sempre considerato più importante il titolo costruttori di Formula 1, perché significava che le sue macchine erano le migliori. Logico che per gli appassionati conta di più la classifica piloti.

Attualmente comanda il campione in carica, Quartararo, seguito a -10 da Pecco, a -17 da Aleix Espargaro e da -48 da Enea. Fabio ha vissuto una domenica tremenda ad Aragon, ma è tutt’altro che domo. Ducati non ha dato ordini di scuderia sulla lotta per la vittoria, una tattica che finora ha pagato. I suoi piloti hanno fatto tantissimi punti e Bagnaia ha rimontato un distacco che a un certo punto sembrava incolmabile per lui.

Certo, con un gioco di squadra, ora i punti in meno da El Diablo sarebbero 5. La Gp22 sta andando come un razzo, mentre la M1 fatica. Aleix Espargaro, però, ha fatto notare che nelle trasferte extraeuropee di inizio stagione, qualcosa, in casa Ducati non ha funzionato e la Gp22 ha avuto dei problemi. Si trattava di una messa a punto necessaria per la gioventù del progetto o c’erano delle difficoltà su tracciati in cui non si correva da anni e mancavano dati? Questo potrebbe favorire Enea che, con la sua Gp21 ammodernata, è stato protagonista di un avvio 2022 sontuoso. Insomma le prossime due gare dovranno dirci quanto e come può reagire Quartararo, quanto può realizzare Aleix Espargaro, se Pecco riesce a tenere lo straordinario passo delle ultime cinque tappe (quattro vittorie e un secondo posto) e se Enea saprà diventare l’asso principale di casa Ducati o farà il bravo scudiero. A Borgo Panigale il titolo mondiale non è mai stato così vicino dal successo di Casey Stoner del 2007, l’idolo del Bestia.

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