MotoGp, Bezzecchi uomo-mercato per il 2024

Marco Bezzecchi si gode le meritate vacanze ma con un interrogativo: dove correrà nel 2024? Il viserbese è pronto per la Ducati ufficiale, l’ha dichiarato chiaramente Luigi Dall’Igna, capotecnico e boss del reparto corse del marchio di Borgo Panigale, alla fine del Gp di Olanda, ma lui vuole restare nel Mooney Vr46.

Perché i mezzi ufficiali li hanno solo i piloti del team interno, il Lenovo e quelli del principale team clienti, il Pramac. Nel 2022 ne aveva una anche la squadra di Valentino Rossi, affidata a Luca Marini e una “mezza” ufficiale, il Gresini Racing, per Enea Bastianini. In pratica, quando è arrivato Alex Marquez, «i tecnici della Ducati hanno smontato dal mezzo che doveva usare lo spagnolo a Valencia tutti i pezzi meritati da Enea» come la spiegò Carlo Pernat, manager del riminese.

Scelta non semplice

Marco dovrà scegliere fra una Gp24 e le ragioni del cuore. Già, perché come ha dimostrato anche a fine gara ad Assen, il suo legame col team attuale è solido. Il gruppo guidato dal capotecnico di Modigliana Matteo Flamigni (che comprende anche il meccanico Luca Casali di Bertinoro e il forlivese Filippo Berti addetto a gomme e benzina) è ben affiatato e la collaborazione con il pilota di Viserba procede bene: scherzano ma sono anche super professionali. Un clima ideale per lavorare e crescere. Ora che il Bez è cresciuto, è diventato un protagonista di questo mondiale, pronto per un mezzo ufficiale.

Mercato in ebollizione

Non bisogna dimenticare che il team di Vale, alcuni mesi fa, era dato come possibile nuovo team clienti della Yamaha, a partire dal 2024 o 2025. Vista la situazione attuale, con la bassa competitività della M1, è difficile pensare che una squadra Ducati voglia un passaggio simile, ma il denaro e le prospettive di sviluppo hanno sempre un ruolo importante. Marco ha dimostrato di scegliere sempre con il cuore. Domenica, a fine gara, quando gli hanno chiesto dove avrebbe passato le vacanze ha detto, con orgoglio, “Nella metropoli di Viserba Monte” e l’amore per la sua terra è genuino. Lui resta legato alla sua famiglia, ai suoi amici e al suo paese. Flamigni e i suoi uomini per lui sono amici e cercherà di convincere Ducati a fare uno sforzo, per portare la Gp24 a vestire di giallonero. Se non dovesse riuscirci? Perdere il mezzo ufficiale sarebbe un errore, quindi potrebbe chiedere di portare alcuni dei suoi uomini in Pramac.

Intanto, oltre del futuro di Marco, si parla di quello di Marc Marquez, Pedro Acosta, Franco Morbidelli, Johann Zarco, Tony Arbolino e Fabio Di Giannantonio. Marc nel 2024 sarà ancora un pilota Honda, ma appare difficile immaginarlo nel team dell’ala dorata anche il prossimo anno, pur in presenza di un contratto firmato. Acosta passerà in MotoGp e ha già dato un ultimatum a Ktm. Gli austriaci hanno chiesto a Dorna di mettere in pista un terzo team: no secco. Si potrà ancora fare come avvenne alcuni anni fa in Hrc Repsol e schierare tre piloti, Stoner, Pedrosa e Dovizioso? Quasi impossibile. Morbidelli è atteso nel Mooney Vr46 (se Bez va via) o nel Gresini Racing.

Cosa fa il Gresini?

Alla squadra guidata da Nadia Padovani si è offerto anche Arbolino, tramite il suo manager Pernat, con un Diggia che non ha risultati per evitare il ritorno in Moto2. E Zarco? Era pilota Yamaha a inizio carriera MotoGp e sembra sprecato per la Superbike. È un pilota che garantisce un buon numero di podi anche se ha la maledizione di non aver mai vinto.

Per il Gresini Racing sarebbe una bella occasione, vedremo se a Faenza lo capiranno. In Honda potrebbe poi arrivare Ai Ogura: sarebbe già dovuto passare al posto di Nakagami quest’anno, ma il pilota non se l’era sentita. Ora, dopo un inizio di stagione difficile a causa di un infortunio in allenamento, è tornato sul podio proprio ad Assen. Che farà? In Aprilia, infine, Raul Fernandez sta deludendo, Massimo Rivola credeva moltissimo nel giovane spagnolo, ma continuerà a farlo?

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