MotoGp, Bastianini tutto o niente, Bezzecchi migliore rookie

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Una grande gioia, un dubbio e una speranza al lumicino: questi sono i tre sentimenti con cui vanno “a riposo” i nostri assi della MotoGp.

Marco Bezzecchi trova il primo podio in carriera in Olanda e chiude una prima parte di stagione ricca di soddisfazioni. Enea Bastiani potrebbe baciarsi i gomiti (tre successi per un pilota clienti sono un dato eccezionale) ma nelle ultime gare ha perso confidenza con la sua Gp21 ed ha raccolto pochissimo. Andrea Dovizioso sta facendo il taxista con la M1 e solo un miracolo potrebbe portarlo nuovamente davanti. In MotoGp abbiamo visto anche due assi che partono da Cesena: il pugliese Michele Pirro e Lorenzo Savadori. Entrambi sono collaudatori ed entrambi hanno fornito discrete prove nelle wild card effettuate, pur restando fuori dai punti. Non è un caso che dei 27 piloti scesi in pista in questa prima parte del 2022, i tre senza punti sono proprio i collaudatori, compreso il tedesco Stefan Bradl. Emergere una tantum appare sempre più difficile.

Tornando ai nostri campioni, inutile dire che il migliore è Bastianini. Il riminese è 5° nel mondiale a quota 105, a -67 dal campione Quartararo e ha lo stesso numero di vittorie del francese e di Bagnaia. I tre, tolti Aleix Espargaro e Oliveira che hanno raccolto un successo ciascuno, sono i piloti più vincenti, ma non sfugge che nel box del Gresini Racing di Faenza qualcosa non va... e da parecchio tempo. Sono quattro gare, infatti, che Enea non ha più fiducia sull’anteriore e ha rimediato due cadute, un 10° ed un 11° posto. Un percorso da comprimario scarso. Che accade? Dopo il Gran Premio di Francia, vinto costringendo all’errore Bagnaia, Bastianini è entrato in un tunnel, mentre il capitano della Ducati ha centrato due vittorie e due ritiri. Il riminese è stato l’unico ducatista ad attaccarlo e metterlo in difficoltà: che la sua Gp21 faccia le bizze per questo? Il pensiero è brutto, ma la coincidenza c’è: l’unico pilota Ducati che duella senza rispetto con Bagnaia e lo costringe a sbagliare è stato lui. «A pensar male si fa peccato - diceva Giulio Andreotti – ma spesso si ha ragione». Certo, anche nelle gare precedenti, il romagnolo ha raccolto sì tre vittorie, ma negli altri quattro gran premi un ritiro, un 8°, un 10° ed un 11°. Inoltre Bestia sbaglia spesso il sabato sia la Fp3 che la Q1. Insomma, l’idea è che il 23 rosa o vince o si piazza in modo mediocre. Il dubbio che si porterà dietro in una vancanza piena di voglia di riscatto è se la sua Ducati celeste e rossa tornerà ad andare forte e anche a piazzarsi dal 2° al 5°. Enea merita comunque un 10 e lode per le tre vittorie, assolutamente eccezionali, ed un 5 per le altre gare del campionato, fermo restando il dubbio che Ducati non lo stia sostenendo a dovere per non dare fastidio a Bagnaia. La media è un 7 e mezzo.

Passando a Bezzecchi, la vacanza è nettamente più dolce e gioiosa. Ottenere un podio da rookie, soprattutto uno splendente secondo gradino, è una gran cosa.

Con 55 punti il riminese è primo fra i debuttanti, anche in modo deciso: Di Giannantonio e Darryn Binder lo seguotno rispettivamente a 18 e 10 punti e i due hanno ottenuto come miglior risultato un 8° e un 10° posto. L’alfiere del Mooney Vr46 vanta anche un 5° posto al Mugello, è stato due volte 9° e due 11°, una volta 12° e una 15°. Sono tre i ritiri ed un solo 0 al traguardo. Una prima parte di stagione bella e solida che non può che regalargli un 8 in pagella e una vacanza tranquilla e carica.

Mastica amaro Dovizioso che deve trovare un modo per reagire. Per lui 10 punti, alla pari del compagno di box Darryn Binder, che proviene direttamente dalla Moto3 e ha una M1 clienti più scarsa della sua. Dietro di lui solo le due Ktm Tech 3 dei debuttanti Gadner, a 9 punti, e Fernandez a 5. Darryn ha poi ottenuto un 10° come miglior piazzamento, lui un 11°. Certo nel team ufficiale vediamo un Franco Morbidelli a 25 punti, con un 7° come miglior posizione, ma questo è il traguardo che ci aspetteremmo almeno da Andrea. Il forlivese deve provare a dare una scossa, anche se la Yamaha non è che l’ombra del mezzo guidabile da tutti che era, ma il voto che merita il Dovipower finora è 4 e mezzo.

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