MotoGp, Bastianini e un quarto posto che pesa

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A Silverstone i romagnoli della MotoGp portano in scena il rifacimento del film “Il buono, il brutto e il cattivo”. Marco Bezzecchi, veste i panni del “buono”, prendendo una serie di colpi dagli avversari al primo giro e consigliando a Pecco Bagnaia di montare la gomma dura dopo il warm up. Andrea Dovizioso si traveste da “brutto” o meglio da brutta notizia, annunciando di volersi ritirare dopo la gara del Misano World Circuit Marco Simoncelli, gettando la spugna a 6 Gp dal termine. Invece Enea Bastianini è il “cattivo” anzi cattivissimo e, come afferma a fine gara, divora gli avversari come fa pac man con i suoi pallini nel videogioco. Proprio Enea è quello che lascia l’Inghilterra più carico. Dopo un periodo di difficoltà ha ritrovato se stesso e dimostrato di essere più forte di Jorge Martin. Lo spagnolo gli ha condizionato la gara, entrando nella prima curva dopo il via in un buco che non c’era e spingendo la Ducati Gp21 numero 23 del Gresini larga, contro l’altra Gp21 del Mooney Vr46 di Marco Bezzecchi. Risultato: i due romagnoli hanno perso tante posizioni ed il Bestia si è ritrovato senza l’ala sinistra del muso, con problemi di stabilità nelle curve a sinistra. Il riminese ha impiegato un paio di giri per capire cosa non funzionava, ha spostato il peso del corpo in modo da caricare di più la sospensione anteriore e ha iniziato una gran rimonta. L’ultimo degli avversari “divorati” è stato proprio Martin, che si è accomodato così al 5°. Senza quel contatto Enea si sarebbe giocato la vittoria? I numeri non mentono: è arrivato a 1”6 da Bagnaia e a 6 decimi da Miller: insomma, il podio poteva essere suo. Un dato importante: finora Bestia aveva vinto 3 volte e raccolto poco nelle altre gare, ora ha centrato un piazzamento di peso. Con i 13 punti in classifica ha scavalcato Zarco salendo al 4° posto. Insomma se Ducati decide per merito il secondo pilota da affiancare a Pecco, dopo aver visto il romagnolo battere Martin con autorità a Silverstone, a Borgo Panigale dovrebbero avere le idee chiare.

Bez ha chiuso 10° a 6”6. Oltre alla botta da Enea alla prima curva, ne ha presa una seconda alla curva numero 17: un primo giro da incassatore. È tornato su con una buona velocità e si è piazzato nei 10, confermandosi come il migliore dei rookie. Dietro di lui piloti più esperti come Brad Binder e Luca Marini.

Dovi ha dato a tutti una notizia triste. Maverick Viñales, che di piloti se ne intende, visto che aveva suggerito a tutti Diogo Moreira come talento su cui puntare ad inizio campionato, ha detto che il forlivese può correre ancora ad alto livello se si mette a posto la moto. Andrea è “quadrato”: ragiona molto, decide e poi non cambia idea. Quest’anno è spesso arrivato davanti a Franco Morbidelli, con una M1 del team ufficiale, quindi in sella ci sta ancora stare. Non sa fare le qualifiche ed è un disastro nelle Q1, questo il suo enorme difetto, ma sarebbe stato bello vederlo lottare fino alla fine per provare a regalare una nuova impresa.

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