MotoGp, a Misano oltre 20.000 spettatori nel week-end

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Sole, tre vittorie italiane su quattro e obiettivo centrato, quello della ripartenza con il pubblico. I numeri ufficiali del weekend di Misano parlano di 20.606 presenze nell’arco delle tre giornate: sold out la giornata di oggi con 9.970 spettatori, il numero consentito dalla deroga concessa dalla Regione Emilia-Romagna, mentre venerdì e sabato sono state registrate rispettivamente 4.324 e 6.312 presenze. A queste si aggiungono le 1.400 persone presenti ‘in bolla’ all’interno del paddock. Numeri che sono stati accompagnati da una perfetta tenuta del piano di sicurezza e di viabilità messo in campo e che lasciano guardare con ottimismo al prossimo weekend, quello del Gran Premio Tissot dell’Emilia Romagna e della Riviera di Rimini, per il quale sono ancora disponibili biglietti (acquistabili online sul circuito TicketOne, sul sito misanocircuit.com e alle casse allestite in prossimità del circuito). "Il bilancio è positivo - dicono gli organizzatori in una nota - ed è il premio al grande lavoro comune che ha seguito la condivisione degli obiettivi. Abbiamo voluto questa responsabilità e abbiamo risposto molto bene. Un plauso agli spettatori: abbiamo notato disciplina e rigorosa attenzione alle indicazioni, un’importante presenza di stranieri e un clima frizzante. La guardia comunque resta alta, ora affrontiamo il secondo weekend con tante certezze e con l’orgoglio di aver reso disponibile al mondo dello sport un’immagine positiva. Servirà a chi sta cercando uno spiraglio per incamminarsi verso la normalità. Abbiamo dimostrato che è possibile organizzare in sicurezza un evento sportivo di questo livello e aperto al pubblico. Ora domenica prossima vogliamo sia un’altra grande festa con il tutto esaurito. Un evento sportivo non può vivere senza appassionati intorno e trovare una soluzione che si coniughi con la sicurezza è imperativo assoluto. Tanto più considerando l’effetto positivo che produce un evento così sulla passione di milioni di persone, sulle imprese della filiera e la conseguente occupazione, oltre che sull’indotto turistico. Nella Riders’ Land siamo abituati così: nella difficoltà ci si unisce e si trova una soluzione, senza arrendersi mai”.

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