MotoE, Ferrari: «Sono convinto dei miei mezzi e ho fiducia»

Moto

A Jerez si accende il mondiale
elettrico. Il monomarca dedicato ai migliori piloti di questa tipologia di moto parte, per la sua terza edizione, dalla prossima gara MotoGp. Ai nastri di partenza diversi romagnoli, guidati dall’ex campione della categoria: il riminese Matteo Ferrari, che lo scorso anno ha perso la corona proprio nel finale, in favore dello spagnolo Jordi Torres. Un epilogo sfortunato, al termine di una bellissima lotta a tre che ha avuto come protagonista anche lo svizzero Dominique Aegerter. Matteo non è stato velocissimo nell’ultima tre giorni di test, andata in scena proprio sul spagnolo. È davvero in difficoltà in questo momento?

«La prima tre giorni era andata bene, con un 3° miglior crono assoluto. Nella seconda ho faticato di più, ma i test sono fatti per provare. Partiamo convinti dei nostri mezzi e sono fiducioso».

Lo scorso anno ha visto sfuggire il bis iridato all’ultimo, rimpianti?

«E’ stata lo stesso una bellissima stagione. Siamo sempre stati competitivi e ci siamo giocati sempre le prime cinque posizioni, spesso le prime tre. Abbiamo migliorato anche tutti i nostri crono. L’unico rammarico è per lo 0 rimediato ad inizio stagione, proprio a Jerez, in condizioni difficili, con tanto freddo. E’ stato un errore mio: volevo troppo e ho perso parecchi punti importanti».

Ora la terza sfida consecutiva, sempre col Gresini Racing, quali sono i principali avversari?

«Aegerter è quello che appare più veloce e che guida meglio. Riesce a raggiungere il limite. Poi vengono Torres e Granado. Insomma, vanno forte quelli dello scorso anno. I test sono particolari e solo i gran premi ci diranno quali sono gli equilibri reali in campo».

Dopo Jerez potremo, quindi, avere le idee chiare?

«No, questa sarà una gara particolare, abbiamo fatto sei giorni di prove su questo circuito: tutti hanno avuto il tempo di mettersi a posto e saremo vicinissimi. Ci sarà grande equilibrio. I rapporti di forza saranno più chiari dopo Le Mans, Assen o Barcellona. Allora vedremo le differenze».

Cosa conta di fare poi nel 2022: ormai in questa MotoGp tutto corre veloce, anche le trattative nel paddock?

«Vero, stiamo lavorando anche su questo aspetto. Saranno importanti i risultati nei primi gp, pensiamo a quelli. Poi è chiaro che voglio restare in questa competizione, ma con la possibilità di giocarmi risultati importanti».

Oltre a Matteo Ferrari e Alessandro Zaccone, intervistato giorni fa, ci sono altri due romagnoli al via della MotoE: il riminese Mattia Casadei, Sic 58 Coriano, e il sammaurese Kevin Zannoni, Lcr. Il primo, lo scorso anno, si giocò il titolo, anche senza vincere. «L’obiettivo è migliorarsi. Non sarà semplice anche perché ho saltato i primi tre giorni di test (infortunio in allenamento ndr) e siamo consapevoli che dobbiamo recuperare terreno: ci sono nuove cose da provare e gli altri sono più avanti. Speriamo di aver capito in che direzione andare». Per il secondo si tratta di un debutto: «Sono moto molto divertenti: pesanti, ma con le gomme da MotoGp. Fatico a pormi obiettivi: è tutto nuovo e vengo dalla Moto3. Voglio crescere gradualmente, per essere competitivo».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui