Motociclismo, Andrea Dovizioso e la nuova vita nel cross: "Che bella esperienza" - Ascolta l'audio

Moto

Andrea Dovizioso ha provato a giocare a motocross con i grandi del campionato italiano. L’asso forlivese della MotoGp, in questo suo strano 2021 di pausa, si è messo ai cancelletti del campionato italiano Prestige, andato in scena al crossodromo Cavallara di Mondavio. Per spiegarci, nella Mx1 è sceso nel fango il pluricampione mondiale Tony Cairoli (Ktm). Il siciliano, dopo aver vinto gara1 Mx1 davanti ad Alessandro Lupino (Ktm) e a David Philippaerts (Yamaha), ha scelto di fermarsi a causa di una ferita ad un palmo di una mano, rimediata a casa propria. Nella seconda successo di Lupino, che ha preceduto De Bortoli (Honda) e Furbetta (Ktm). Dovi ha gareggiato nella Mx2, conclusa con la doppieta di Nicholas Lapucci (Fantic): nella prima davanti a Kevin Horgmo e al predappiese Alessandro Manucci (Gas Gas); e nella seconda di nuovo davanti alla Gas Gas di Horgmo e alla Ktm di Jan Pancar, con Manucci 5° e primo assoluto nella categoria Fast. Presente anche il sammarinese Andrea Zanotti (Kawasaki), 8° e 35°. Per Dovizioso, invece, un 34° e un 29° posto, con il 15° assoluto nella Fast: ottimi risultati per un amatore.
Da segnalare nella Mx1 la bella prova del faentino Marco Lolli (Yamaha), capace di chiudere 11° gara1 e 29° gara2 dopo un contatto al via con Philippaerts.


La gioia di Dovi


«E’ stata una bellissima esperienza - racconta felice Andrea - per quello che sto facendo quest’anno, mi sto allenando per cercare di migliorare. In realtà il mio livello non è per l’italiano ma volevo provare questa competizione perché c’è un’organizzazione diversa, piste preparate diversamente e piloti con più esperienza. E’ stato difficile, nelle libere della mattina ero a 11” dal primo, nel secondo turno sono riuscito ad adattarmi meglio ed il mio distacco è sceso a 5”. Sono riuscito ad entrare nei 40 del gruppo A: non me l’aspettavo. Nella mia categoria eravamo 90 piloti. Nelle gare della domenica, purtroppo, sono partito indietro 37° al cancello e in quella posizione non riesci a prepararti bene la terra sotto le gomme, che è molto importante. Sono partito sempre male, ma non è stato quello a contare: ho fatto la mia esperienza là di dietro. Sono stato 34° (un numero nel destino di Dovi visto che lo hanno portato a lungo in gara sia lui che il padre, ndr) in gara1 e 29° in gara 2, che poi non è così male, dato che non pensavo nemmeno di entrare nel gruppo A».
Chi sogna di rivederlo in pista con l’Aprilia RsGp può sperare sentendo gli ultimi pensieri del campione: «E’ stata una bella esperienza e forse ne farò altre. Ci sono altre due gare. E’ stato bello passare del tempo con piloti che fanno il motocross di professione: vedi il loro modo di guidare. Poi è bello fare tre giorni in una pista: arrivi con il tuo camper, hai i tuoi posti e i tuoi tempi precisi, proprio come avevo in MotoGp». Che sia un po’ di nostalgia? Speriamo..

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