Motociclismo, il futuro di Dovizioso resta la MotoGp

Tre protagonisti sfogliano la margherita e aspettano la domenica del primo Gp stagionale in Qatar per avere le idee più chiare. In realtà i soggetti interessati dalla “conta” sono di più, ma potremmo semplificarne il numero indicando: Massimo Rivola, Alberto Puig e Andrea Dovizioso.

Ci sono infatti alcuni punti interrogativi che aspettano risposta, per capire dove rientrerà il campione romagnolo in MotoGp e soprattutto quando.

Due i quesiti principali: Pol Espargaro riuscirà a essere subito vincente? La Rs-Gp tutta nuova realizzata a Noale è competitiva? Entrambe le domande hanno avuto parziali risposte nella prima tre giorni in Qatar: il giovane talento spagnolo ha dichiarato con baldanza «per imparare ad andare forte con la Honda dovrò cadere»: per ora non è caduto e non è andato forte.

L’Aprilia guidata da Aleix Espargaro, suo fratello maggiore e uno dei maghi del “giro secco”, è stata subito fra i primissimi. Ora Andrea Dovizioso, insieme al fido manager Simone Battistella, guarda, tace e pensa al rientro, puntando gli occhi sui fratelli Espargaro. Il “Dovi” con estrema cordialità ha spiegato di non poter parlare in questa fase delicata e di pensare solo al motocross (corre nella Uisp regionale). Se ha scelto di fermarsi, di non accettare la proposta per guidare l’Aprilia o per sostituire Marc Marquez solo nelle gare in cui lo spagnolo sarà assente, il motivo è proprio quello di arrivare alle due risposte.

Prima opzione

In casa Honda non si possono permettere un altro anno senza vittorie. Marc sta lavorando intensamente per rientrare, ma il suo infortunio è stato serio e per ora sembra condizionarlo. Quando al forlivese Loris Reggiani fu chiesto se le tante cadute di Marquez non potessero togliergli fiducia, la risposta fu chiara: «Al contrario, il fatto di non farsi male lo farà sentire invulnerabile e lo farà andare ancora più forte». Giusto, ma dopo decine di voli l’uomo d’acciaio spagnolo inizia a essere troppo dolorante: non solo la frattura al braccio di Jerez, ma anche le operazioni alle spalle martoriate. Che Marquez rientrerà e quanto impiegherà a tornare sul gradino più alto? Per rispondere bisognerà aspettare il ritorno del campionissimo. I vertici Honda e il boss del team Repsol Puig, devono capire se Espargaro “piccolo” sia in grado di vincere. Forse, ma non subito: nei tre giorni di test è stato lento. Quindi in Hrc si potrebbero accettare le condizioni di Andrea che pare voglia un contratto da pilota ufficiale, non da sostituto e schierarlo al posto di Bradl.

Seconda opzione

Quella che porta a Noale. Rivola e il direttore tecnico Albesiano sono riusciti a mettere in pista una nuova Rs-Gp che è nata bene e pare potersi giocare un piazzamento sul podio. Il team Aprilia Gresini, che tutti scartavano a fine 2019 potrebbe diventare appetibile. Così, Andrea, che non vuole essere in pista soltanto per fare numero, ma cerca una sfida vincente, potrebbe firmare. La gara del Qatar sarà quindi importante non solo per dirci chi va forte nell’immediato, ma se Dovizioso potrà rientrare con Honda o Aprilia in tempi brevi.

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