Moto3, Antonelli: «Il Mondiale? Io ci sono»

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Niccolò Antonelli è tornato in Romagna con la coppa del terzo posto nella seconda gara di Losail da mettere in bacheca. Un risultato importante, che ci dice che la tigre di Cattolica c’è ancora. E’ l’8° podio in carriera e mancava dall’inizio del 2019: vittoria a Jerez con la Honda del Sic 58, poi una lunga astinenza. Il miglior campionato il 2015, con due vittorie e due terzi posti (quattro successi in totale).

Com’è stato questo finale di gran premio?

«L’ultimo giro è andato quasi tutto come previsto. Ero nella posizione perfetta per attaccare, nel rettilineo di inizio dell’ultimo giro stavo per passare in testa ed ero in una posizione ideale. Quando sono uscito dalla scia, Rodrigo si è spostato e mi ha chiuso la linea nel dritto, senza farlo apposta ovviamente. Sono rimasto ultimo del gruppetto di testa, invece che andare primo. A quel punto ho cercato di capire cosa potevo fare per passare qualche pilota e sono riuscito a prendermi il terzo posto. Sono contento perché venivo da un bel risultato nella gara precedente (sesto, dopo essere stato al comando al penultimo giro ndr) e mi sentivo bene sulla moto. E’ stata una gara molto fisica e non era facile non commettere errori e portare a casa un buon risultato cercando di ragionare».

È quarto in classifica nel Mondiale: un pensierino alla lotta al titolo lo fa?

«Pensare al Mondiale è presto. Arrivano le gare in Europa e saranno un po’ diverse perché scenderemo in pista senza fare i test. Forse saranno gran premi meno fisici con gruppi al comando meno numerosi, ma non sono sicuro di questo. Di certo capiremo meglio i valori in campo».

Intanto i debuttanti in arrivo dal mondiale junior hanno impressionato per velocità e competitività, proprio come aveva dichiarato in un’intervista di un mese fa. Aveva visto giusto, quindi?

«Sono molti forti e io lo sapevo perché lo scorso anno avevo visto le gare del Cev (il campionato spagnolo diventato mondiale junior ndr) e sia Acosta che Guevara andavano forte. E’ giusto così, che qui ci siano i più forti: è un Mondiale. Arrivano già molto molto preparati rispetto agli anni scorsi e sono davvero bravi. Saranno sicuramente avversari tosti».

In Italia qualcuno si lamenta della mancanza di nostri giovanissimi talenti: l’Academy Vr46 si è disimpegnata dalla Moto3?

«So che l’Academy sta lavorando per trovare nuovi talenti e arriveranno anche giovani italiani. Forse hanno cambiato strategia, ma l’obiettivo è sempre quello».

I tre piloti che dovevano lottare per il titolo, McPhee, Foggia e Masia, non sono partiti benissimo, con lo spagnolo in lacrime nel box dopo il 9° posto della seconda gara: che ne pensa?

«McPhee è stato molto sfortunato, lo hanno buttato giù in entrambe le gare, ma è molto competitivo. Foggia, invece, è stato veloce nei test, poi anche lui è stato buttato giù ed ha avuto qualche problema fisico. Le lacrime di Masia non le ho viste. Quello che ho visto più in forma di tutti in realtà è proprio lui».

Ultima riflessione sulla battuta di Andrea Migno che ha preceduto in volata: «Non si toglie il podio agli amici all’ultimo giro». Bello il vostro derby?

«Ho visto che cosa ha scritto e sarebbe stato bello salire sul podio insieme, purtroppo ci giocavamo il terzo posto. Comunque ha fatto una gran gara e se lo sarebbe meritato anche lui».

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