Moto3, Antonelli carico per Misano: "Sogno il salto in Moto2"

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Con il buonissimo 5° posto conquistato domenica nel Gp di Aragona, Niccolò Antonelli avanza la sua candidatura al passaggio di categoria. Il pilota di Santa Maria in Pietrafitta, frazione di San Giovanni in Marignano, pare ormai maturo per il salto di categoria. Certo, il piazzamento non pare eccezionale, visto che nelle sue esperienze in Moto3 Nicco ha vinto 4 gare e totalizzato 9 podi (l’ultimo dei quali nel secondo Gp in Qatar di inizio anno, quando fu terzo) ma nelle ultime due gare ha mostrato una costanza di rendimento che va oltre i problemi. A Silverstone ha chiuso al 2° malgrado si fosse fratturato una mano poche settimane prima nelle prove del Gp di Stiria, la prima delle due tappe che si sono svolte in Austria, mentre in Spagna è arrivato con problemi allo stomaco che lo hanno debilitato, facendogli perdere peso. La sua Ktm è stata così “zavorrata”, con un surplus di benzina necessario per rispettare le regole sui chilogrammi minimi pilota-moto, ed era differente nelle prime tornate: questo lo ha fatto scivolare al 18°. Una volta consumato qualche litro e ritrovata la fiducia, è iniziata la rimonta che lo ha portato a giocarsi la volata per il 3° gradino del podio, persa poi in favore di Sasaki e poi di Guevara.

Niccolò Antonelli, domenica nelle difficoltà si è esaltato: meglio avere problemi?

«È una gara venuta abbastanza bene ed è vero che nelle ultime uscite avevo problemi fisici, ma credo che i risultati siano il frutto del lavoro che sto facendo con la squadra. Anche in Austria stavo lottando per la pole quando sono caduto, facendomi male. È vero che ho fatto due bei risultati con problemi fisici, ma sarebbero venuti fuori lo stesso».

I miglioramenti sono dovuti all’esperienza maturata?

«Ho iniziato un approccio diverso con i Gran Premi: giriamo da soli in pista, senza cercare le scie. Non è facile, perché contano molto, ma mi aiuta a crescere».

Conta quindi di ripetersi a questi livelli anche nel finale di stagione? E quali sono i tracciati in cui si trova meglio?

«Il potenziale per stare con i primi lo abbiamo e il mio obiettivo è di essere sempre nei primi 5. Misano non mi piace particolarmente, ma negli anni ho fatto alcune belle gare centrando anche un podio, oltre ad altre negative. Mi sento in forma e posso andare forte, così anche ad Austin e Portimao, mentre Valencia mi piace meno».

Visto da fuori, il Niccolò Antonelli motociclista è un pilota che ha sempre sofferto la bagarre e le sportellate degli avversari: in questo la Moto2 con gruppetti ridotti potrebbe essere una categoria in cui ottenere risultati ancora migliori visto il suo stile veloce e pulito?

«Sto lavorando per migliorare anche l’aspetto delle mie capacità in bagarre, perché un pilota deve essere quanto più completo possibile e perché, a ben vedere, si lotta anche in Moto2. Non credo che la nuova categoria sarebbe matematicamente più semplice per me, ma sono pronto a mettermi sotto per imparare ed essere pronto. Il salto in Moto2 è comunque un sogno che ho». Dopo 10 anni di Moto3 più che un sogno, sarebbe un’esperienza da provare e da vivere. A partire dal 2022.

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