Mostre, reading e film per non dimenticare

Spettacoli

Avvicinandosi la Giornata della memoria, l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha organizzato, a partire dal 12 fino al 27 gennaio, una serie di iniziative che si terranno all’interno della sede stessa, che diverrà temporaneamente il “Palazzo della memoria”, proprio in onore degli eventi che ospiterà.

Questi ultimi hanno l’obiettivo di «sottolineare l’importanza di continuare a ricordare e sensibilizzare su queste tematiche, divenute tristemente attuali, affinché fenomeni così tragici e indescrivibili non si ripetano mai più».

Il focus fondamentale degli eventi è infatti proprio quello di sensibilizzare tramite l’arte e la cultura rispetto al gigantesco peso che hanno avuto gli avvenimenti della Seconda guerra mondiale, e soprattutto di trasportare questo peso anche ai giorni nostri, tramite mostre di fotografie, libri, disegni, nonché documentari e letture anch’esse volte a catturare la sensibilità del pubblico rispetto a un tema così di rilievo come quello della Giornata della memoria.

Altro aspetto interessante del progetto è l’attenzione particolare che si è voluta rivolgere alla componente giovanile, quindi agli studenti delle scuole emiliano-romagnole, attenzione che ha origine nel desiderio degli organizzatori che il vero messaggio della Giornata della memoria non si fermi all’attuale generazione, ma che sia tramandato nell’avvenire e che anche a distanza di decenni la sua enorme importanza rimanga intatta.

Gli appuntamenti

Tanti gli eventi riportati a cui è possibile partecipare nelle date interessate: oggi alle 11 ci sarà l’inaugurazione della mostra documentaria a cura di Caterina Del Vivo, realizzata dal Museo Ebraico di Bologna, Insegnare narrando storie. Laura Orvieto e il suo mondo, che tramite libri, fotografie, illustrazioni e disegni racconta la storia del percorso formativo e letterario della scrittrice, toccando anche il periodo delle persecuzioni razziali di cui lei stessa è stata vittima.

Inoltre, sempre oggi alle 11.30, è atteso Lei conosce Arpad Weisz?, un reading della compagnia faentina Menoventi, tratto da “Dallo scudetto ad Auschwitz” di Matteo Marani, che racconta la storia dell’allenatore di calcio ungherese Arpad Weisz, che ha l’intento di «avvolgere il lettore e spiazzarlo incessantemente, come se volesse giocare a Torello con le nostre emozioni».

Domani alle 10 ci sarà la proiezione del documentario Dove vi portano gli occhi: a colloquio con Edith Bruck di Ivan Andreoli e Fausto Ciuffi, accompagnata da un incontro con gli autori insieme a Stefano Vaccari, presidente della Fondazione Villa Emma, e Edith Bruck (in collegamento); il documentario è una biografia della scrittrice Edith Bruck, la cui storia è funzionale a una migliore comprensione di alcuni aspetti oscuri dell’oppressione razziale di quel tempo.

Guccini

Gli ultimi due eventi inclusi nel programma sono la proiezione, martedì 24 gennaio alle 11, del docufilm Son morto che ero bambino: Francesco Guccini va ad Auschwitz , dalla regia e sceneggiatura di Francesco Conversano e Nene Grignaffini, dove Guccini, assieme al vescovo di Bologna monsignor Matteo Maria Zuppi e a una classe del secondo anno di una scuola secondaria di secondo grado, va ad Auschwitz per la prima volta.

L’ultima nota

Infine il 27 gennaio verrà presentato il volume L’ultima nota. Musica e musicisti nei lager nazisti, a cura dell’autore Roberto Franchini, riguardante l’utilizzo della musica all’interno dei campi di concentramento nazisti.

Tutte le proposte si terranno in viale Aldo Moro 50 a Bologna e saranno completamente gratuite e aperte anche alle scuole previa prenotazione.

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