Non ce l’ha fatta, David Sassoli. Il presidente del Parlamento europeo, ricoverato dal 26 dicembre per una grave forma di disfunzione del sistema immunitario, è morto all’1.15 della notte, a 65 anni. Si trovava nel centro oncologico di Aviano, in provincia di Pordenone. A dare la notizia il suo portavoce da anni, Roberto Cuillo.
Sassoli era ricoverato dal 26 dicembre per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta a una disfunzione del sistema immunitario. Già lo scorso anno, il Presidente aveva cancellato gli appuntamenti dal mese di settembre fino a inizio novembre – a causa di una “brutta” polmonite dovuta al batterio della legionella – come lui stesso aveva spiegato in un video pubblicato dopo la guarigione.
Sassoli (nato a Firenze il 30 maggio 1956) è stato il secondo presidente italiano del Parlamento Europeo dopo Antonio Tajani da quando l’assemblea di Strasburgo viene eletta a suffragio universale. Il suo incarico sarebbe scaduto a giorni.
Il cordoglio della Regione Emilia-Romagna
La presidente Emma Petitti, a nome di tutta l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, esprime cordoglio per la scomparsa di David Sassoli: “Una notizia che sconvolge e addolora profondamente. Ha svolto il suo ruolo di presidente del Parlamento europeo in modo impeccabile e il suo impegno politico si è sempre connotato per essere autenticamente al servizio dei cittadini. Ci mancherai caro David”.
Un uomo “perbene”, che lascia un grande vuoto nella comunità politica nazionale e internazionale. Così il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, commenta la scomparsa, questa notte, del presidente del parlamento europeo, David Sassoli. Una figura, che nel suo ruolo istituzionale, è stata vicina all’Emilia-Romagna e presente in numerosi eventi, in particolare quelli legati al ricordo delle vittime del nazi-fascismo. Per questo, oggi, dal Pd e dalle istituzioni in molti ne ricordano l’impegno e il valore. “Oggi è una giornata molto triste”, esordisce Bonaccini. “Giornalista prima, politico e uomo delle istituzioni poi, era soprattutto una persona perbene. Impegno, passione, l’Europa dei popoli, dei diritti e dell’accoglienza come stella polare”, si legge nel messaggio del governatore affidato alla sua pagina Facebook. “David era anche un amico dell’Emilia-Romagna. Qui è venuto spesso, ogni volta che veniva chiamato, lui c’era. A Marzabotto, per la commemorazione dell’eccidio nazifascista. O come la scorsa estate, insieme a Ursula Von der Leyen in una giornata emozionante e indimenticabile al campo di prigionia di Fossoli. Un vuoto che si apre nella comunità politica nazionale e internazionale. Mancherai a tutti noi David”, conclude