Morte di Arianna Marchi, tanti messaggi, da Errani a De Pascale

Ravenna

La scomparsa ieri a 51 anni di Arianna Marchi, presidente della Cooperativa sociale Zerocento, ha lasciato un grosso vuoto. «Una perdita enorme che ci lascia costernati e colpisce tutto il movimento cooperativo»,  dichiara Mario Mazzotti, presidente di Legacoop Romagna, e Stefano Damiani, vice presidente della cooperativa faentina, che ne tracciano la figura di una donna che ha «dedicato una vita alla cura e alla tutela degli altri, in particolare delle persone più fragili. “Sempre da cooperatrice”, come la definiva lei. Il suo sorriso contagioso, la sua determinazione, con cui sapeva stemperare anche le situazioni e le trattative più critiche, erano il manifesto del suo coraggio. Quello stesso coraggio con cui ha affrontato la breve e inesorabile malattia. Ci mancheranno, anzi, ci mancano già, la sua competenza, la sua umanità, il suo altissimo impegno ideale e politico, sempre lontano dai compromessi, sempre vicino ai bisogni dei più deboli. Protagonista vera di decine di progetti di innovazione, rivendicava sempre con orgoglio la propria appartenenza alla cooperazione sociale. Anche nei momenti più difficili, mettendosi in prima fila e in prima persona a difendere quel patrimonio di valori che lei sentiva suo.

Il profilo

Nata il 26 novembre del 1969, era entrata nella Zerocento nel 1988 per lavorare negli asili nidi. Qualche anno dopo venne chiamata a collaborare con l’allora ufficio centrale della cooperativa occupandosi di mobilità del personale e organizzazione dei servizi, in particolare per quanto riguarda i centri estivi. Successivamente ricoprì all’interno della cooperativa vari ruoli, tra cui anche quello di responsabile della qualità. A partire dal 2001 cominciò a seguire le iniziative di sviluppo e le nuove progettualità, in particolare dedicandosi alla nascita di una cooperativa sociale finalizzata all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, la cooperativa sociale PrimaBi. L’avventura nella cooperazione di inserimento lavorativo, nel 2011 si integrò con un'altra attività, quando venne “richiamata” in Zerocento come responsabile dell’area infanzia. Eletta nel cda nel maggio del 2012 e nominata vicepresidente, nel 2014 è passata alla presidenza raccogliendo il testimone di Valeria Callegari. «Nonostante la malattia si è spesa fino all’ultimo nella gestione della cooperativa e nella tutela della sua base sociale in questo difficile contesto economico».

Il cordoglio

Di perdita di un «un punto di riferimento importante e protagonista di tante battaglie» parla Articolo Uno. Appresa la notizia Vasco Errani si dice «senza parole» rivolgendo un pensiero «ai suoi figli (Edoardo e Giacomo), che abbraccio». L’ex presidente dell’Emilia Romagna la ricorda come «una grande donna, forte, intelligente, libera, generosa, una grande cooperatrice e una bellissima persona. Con Arianna se n'è andata troppo presto, davvero troppo presto, un'amica e una compagna sincera. Porteremo il suo ricordo e il suo esempio con noi». Anche i sindaci di Ravenna e Faenza sono rimasti addolorati per la notizia. «Perdiamo una donna straordinaria, competente, appassionata, una cooperatrice e una persona impegnata in politica e nel sociale con passioni e valori forti – commenta Michele De Pascale –. Quello che potremo e dovremo fare ogni giorno, per ricordarla e renderle omaggio nel modo migliore, sarà lavorare con la sua stessa tenacia e la sua stessa energia affinché la nostra comunità sia sempre più inclusiva e in grado di offrire le stesse opportunità a tutti e a tutte». «La scomparsa improvvisa di Arianna Marchi – gli fa eco Massimo Isola – ci lascia sgomenti. Arianna era una persona cara a tutta la città e la sua era una voce importante nel dibattito sociale e politico. Abbiamo conosciuto e imparato ad amare Arianna nei suoi anni di impegno pubblico e cooperativo. È’ stata una delle costruttrici del welfare del territorio di tutta la provincia, al quale ha sempre fornito un importante contributo per il suo sviluppo attraverso la difesa delle fasce sociali più deboli, lottando contro le diseguaglianze e puntando ad alzare, al contempo, il livello di qualità dei servizi educativi e di welfare». Davide Agresti, assessore faentino ai servizi alla comunità, ne esalta «l’energia, la competenza e la capacità di dialogo e relazione. E’ stata mente e cuore di progettualità e alleanze sociali territoriali, un punto di riferimento per il nostro mondo, con il quale era sempre un piacere collaborare, con visione e pragmatismo. La sua scomparsa lascia un grande vuoto, che sarà nostro dovere onorare giorno dopo giorno nella costruzione di una società più giusta, ciò che Arianna auspicava, ciò per cui Arianna si è battuta». Anche il Consorzio Solco si unisce al dolore. «Perdiamo una collega, un'amica e una grande cooperatrice. Arianna lascia un grande vuoto nella cooperazione sociale. Seppur appartenenti a cooperative e realtà diverse abbiamo sempre cooperato, condiviso obiettivi e strategie. Il suo impegno e la sua forza ci mancheranno molto, soprattutto in questi mesi di ricostruzione e ripartenza» commentano Antonio Buzzi e Giacomo Vici, rispettivamente presidente e direttore del Solco.

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