Morta al Bufalini di Cesena la bimba di due mesi e mezzo

Cesena

Serviva un miracolo, che in cuor loro i medici della Rianimazione forse sapevano già che non sarebbe potuto accadere. Alle 19 le speranze sono terminate, alla fine dell’accertamento con la dichiarazione di morte cerebrale.

Si è spenta “ufficialmente” a quell’ora del tardo pomeriggio la piccola Nadine: la bimba di due mesi e mezzo di una famiglia italiana residente della vallata del Rubicone; per cause presumibilmente riconducibili ad una anossia causata da ab ingestis. “Qualcosa” che le ha ostruito le vie respiratorie il tempo necessario per toglierle ossigeno e di conseguenza la possibilità di sopravvivere.

La bimba aveva appena due mesi e mezzo ed il dramma che ora attanaglia una famiglia che abita nella pianura del Rubicone è iniziato nella giornata di sabato.

La piccola non aveva dato mai segni particolari di sofferenza. Mangiava almeno tre volte al giorno e quando dormiva lo faceva spesso a pancia in giù. Niente di diverso da tanti suoi “coetanei”. Cosa sia potuto accadere esattamente è nel campo delle ipotesi. In queste ore frenetiche se ne sono occupati per cercare di dare risposte tanto i sanitari del 118 e del Bufalini quanto, in parte, gli investigatori del posto di polizia e dell’Anticrimine del Commissariato di Cesena. Poliziotti che hanno, come da protocollo in casi simili con coinvolta un piccina in fasce, ascoltato le parole sia degli specialisti medici che dei genitori: la madre in particolare.

L’idea che sta facendo breccia è quella che anche solo un rigurgito di latte durante un sonnellino possa averle interrotto il respiro il tempo sufficiente per crearle danni irreparabili al cervello: che è il motore di quasi tutto nella vita anche a quell’età.

Di certo c’è che sabato, quando i genitori si sono accorti che qualcosa nella piccola non andava, hanno avvisato le ambulanze che d’urgenza si sono recate nell’abitazione. La piccola portava addosso segni di anossia che, all’inizio, parevano quasi essersi affievoliti una volta giunti al Pronto Soccorso del Bufalini. La situazione era comunque di quelle gravi. Al punto che per la piccina si era reso necessario preparare un letto nel reparto di Rianimazione: quello degli adulti.

Già ieri la situazione si era ancor più complicata. Il quadro clinico della piccina infatti era andato in peggioramento. Ai genitori è stata prospettata l’imminenza “del peggio”. Questa mattina la bimba è stata sottoposta ad una scintigrafia cerebrale: per valutare l’attività (o l’assenza di attività). Gli esiti negativi hanno fatto sì che si avviasse, questa volta all’interno della Rianimazione pediatrica, il percorso per dichiararne la morte, con la consueta osservazione clinica della durata di 6 ore. Alle 19 la piccola Nadine è “morta ufficialmente”.

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