Morciano torna a teatro nell'auditorium della Fiera

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«Abbiamo voluto essere il luogo in cui passano i trend nazionali, per farlo abbiamo appena rinnovato la collaborazione con Ater Fondazione, individuando in loro un modo per uscire dal provicialismo culturale. Abbiamo fatto una inversione rispetto al paradigma del mercato, proponendo qualità alla Valconca, ed ora è lei a chiedercene sempre di più». Esordisce così il sindaco Giorgio Ciotti durante la presentazione della stagione teatrale 2022-2023 di Morciano di Romagna, che si terrà presso il rinnovato Auditorium della Fiera, dal 13 novembre fino 15 aprile, con un’alternanza tra prosa, musica e comicità.

Un Auditorium rinnovato

«L’amministrazione comunale ha messo in campo interventi strutturali per trasformare uno spazio fisico in un vero e proprio luogo dell’anima, per rendere l’Auditorium più accogliente e moderno, attuando anche la riqualificazione energetica. Una volta finita la stagione teatrale impiegheremo 380mila euro per l’ultimo stralcio di lavori, restituendo il 5° teatro per grandezza della provincia. Inoltre stiamo lavorando anche per dedicare l’Auditorium a Tina Renzi, stella morcianese del cinema muto». La consigliera Alessandra Zaghi, con delega a cultura e teatro, ci racconta che «quest’anno in programma si è scelto di inserire, il 26 novembre, uno spettacolo di Marco Paolini dedicato alla tragedia di Ustica, dal titolo I-Tigi. Racconto per Ustica, presentato da Maurizio Santamaria. Questo perché tra le 81 vittime di quell’incidente aereo perse la vita Pierpaolo Ugolini, la cui famiglia abita ancora a Morciano. Per celebrare in maniera significativa abbiamo inoltre pensato di inaugurare una seconda volta la scultura-leggio dell’artista Umberto Corsucci, alla commemorazione parteciperà anche Daria Bonfetti, presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica». Roberto De Lellis, direttore di Ater Fondazione, spiega che «i 9 spettacoli sono da far invidia ad altre realtà dello stesso tenore. Lo sforzo è stato di indicare un nuovo indirizzo, no classici ma allo stesso tempo impegno, passione e divertimento».

Il programma

Si comincia domenica 13 novembre con Papagheno Papaghena. I pappagalli di Mozart, della Compagnia Trioche, che propone un lavoro clown musicale, tra bel canto e arte comica. Gli Omini portano in scena il 10 dicembre uno spettacolo partecipato dal pubblico pronto a decretare un vincitore. Oblivion rhapsody, 14 gennaio, per gli Oblivion, che portano le loro esilaranti parodie dei classici della letteratura, passando per la dissacrazione della musica. Paolo Nani, raffinato clown, porta in scena il 26 febbraio La lettera, da 30 anni in tutto il mondo, giunto alla 1800esima replica, è ispirato a Esercizi di stile di Queneau; solo sul palco dà vita a 15 microstorie. L’8 marzo Natalino Balasso porta in scena Balasso fa Ruzante. Amori disperati in tempo di guerre, una commedia molto attuale. Il 10 marzo, un repertorio tagliato su misura quello di Carosonamente cantato dal grande Peppe Servillo & Solis String Quartet, un viaggio musicale indimenticabile. Dove sono le donne? si chiede Michela Murgia, il 25 marzo, portando in teatro il suo punto di vista sulla questione femminile. La stagione si chiude il 15 aprile con Un alt(r)o Everest, pièce dedicata al tema della montagna, quale metafora delle scalate e dei crepacci da superare nella vita. Quello di Morciano è un palinsesto multidisciplinare in cui si incontrano tanti generi, con spettacoli nuovissimi o mai visti dagli spettatori romagnoli».

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