L’ex sindaco di Montiano colleziona performance come comparsa in grandi film. In quattro anni ha totalizzato una ventina di partecipazioni, ma per Giuliano Gasperini, insegnante in pensione, l’attività cinematografica rimane un hobby. Il 74enne, dopo un paio di apparizioni sulle tv nazionali (“Ciao Darwin 8” di Bonolis e “Chi l’ha visto?” per un appello sullo scomparso quadro “Madonna col Bambino”), da quando è in pensione è richiestissimo nei film girati al centro nord, con ruoli di comparsa e non attore principale, ma con case produttrici di alto livello. Nei vari ruoli che interpreta cambia look e spesso è difficile anche riconoscerlo. Piace soprattutto per la sua espressione intensa, i capelli brizzolati e gli occhi azzurri. Ha preso parte a pellicole girate tra Rimini a Piacenza, ma va anche fuori regione. «Purché ne valga la pena, perché lo si fa solo come hobby». Ha girato inoltre uno spot sul vino San Crispino con Paolo Belli.
Venti film in quattro anni
Quando nel 2019 oltre 600 aspiranti attori e comparse presero d’assalto il casting per nuovi volti nella fiction “L’ispettore Coliandro” al palazzo del turismo di Cesenatico, c’era anche Gasperini. E per lui fu l’occasione per entrare in contatto con una società di Bologna che cura decine di casting. Fu inserito nel database di nominativi da richiamare per successive registrazioni. Da allora è stato presente in una ventina di serie tv e film di successo. L’elenco è lungo e prestigioso, eccone solo alcuni titoli: “L’ispettore Coliandro”, “L’isola delle rose”, “Il caso Pantani”, “Diabolik 1”, “Ferrari” “Lamborghini the legend”, “Verona”, “La XIV domenica del tempo ordinario” (regia Pupi Avati), “Diabolik 2” (dove Gasperini interpreta il ruolo di un malavitoso titolare di un bar). Quindi il film “Amusia” girato a Codigoro (Ferrara) dentro al dancing “Caprice”, con la regia del giovane Marescotti Ruspoli, e “Vivere non è un gioco da ragazzi”, girato a Bologna, che racconta il dramma di un ragazzo morto e il montianese impersona un parente.
Le ultima interpretazioni
Un film in cui Gasperini si è sentito particolarmente valorizzato è “Rapito”, diretto da Marco Bellocchio, presentato quest’anno a Cannes e uscito da poco nelle sale cinematografiche. Gasperini interpreta il ruolo di un giudice dello Stato pontificio nell’epoca anteriore al’unità d’Italia e con al centro una famiglia ebrea. Bellocchio a distanza di tempo, quando è venuto a Cesena per presentare la pellicola, ha riconosciuto e salutato il montianese. Grande soddisfazione anche per il mega musical “Postcards from earth”, del regista americano Darren Aronofsky: «Sono state fatte registrazioni in grande stile – afferma Gasperini – ma la data d’uscita della pellicola non è stata ancora decisa».
«Divertimento senza prezzo»
«Quando si gira occorre estraniarsi da tutto – afferma Gasperini – Si cambia look completamente, con o senza occhiali, con o senza cappello, con costumi d’epoca o attuali». Chi lo conosce gli chiede spesso quanti soldi sta facendo con questa attività. «È solo un hobby – risponde Gasperini – Non è certamente il lato economico la parte preponderante. Anzi, si lavora a volte con il rimborso delle spese vive e poco altro. Ma partecipo volentieri alle registrazioni perché da pensionato il tempo non mi manca e ci sono grandi soddisfazioni. Si vivono situazioni che non avresti mai immaginato, reciti al fianco di attori importanti, trovi amici nuovi. Sono tutte cose che non hanno prezzo».
Impegno sociale
Infine, Gasperini si dedica a un’altra passione: «Sono volontario e presto servizio nella Croce Verde di Gambettola – conclude il montianese – È un altro modo per sentirsi vivi e utili nella comunità».