Montericco, il comitato attacca: "Pronti a ricorrere al Tar"

Imola

Si costituirà ufficialmente fra poco ma mostra già i denti il comitato Montericco, nato all’indomani del primo incontro pubblico sul progetto della nuova isola ecologica nell’area dell’ex centrale di cogenerazione di Hera nel quartiere Pedagna. «Esiste un accordo tra i cittadini in merito alla possibilità di procedere con un ricorso al Tar», annuncia, nel momento stesso in cui si presenta alla città.

«Poche risposte»

Durante la serata del 24 febbraio, come ricorda il comitato, «gli imolesi hanno più volte sortito delle richieste chiare, precise ed univoche, la più importante delle quali è stata: esiste la possibilità che l’isola ecologica venga realizzata in un posto diverso da Montericco? A questa domanda, dopo diversi tentativi, pare che il sindaco abbia mostrato una possibile apertura. Ma come stanno andando davvero le cose?».

Inoltre, «quel che è certo è che la petizione popolare sottoscritta da oltre 1.700 persone e presentata in comune il 17 febbraio scorso non ha ancora avuto nessuna risposta (attualmente la raccolta firme è aperta ed ha raggiunto quasi 3.000 sottoscrizioni, ndr). Tuttavia l’amministrazione ha previsto ben sei incontri nei prossimi giorni per discutere con i cittadini di alcuni punti che destano maggior sospetto: il nodo del traffico e la tipologia di rifiuti, per esempio».

«Valutare alternative»

Contemporaneamente, «piuttosto che elargire ulteriori fondi per incontri evento che sarebbe stato opportuno fare molto tempo prima, sarebbe il caso che l’Amministrazione lavorasse seriamente alla ricerca di un sito alternativo e adatto alla realizzazione di un isola ecologica – rilancia il gruppo –. Il comitato ribadisce l’apprezzamento per il progetto in sé, ma allo stesso tempo ritiene fermamente che l’area multifunzionale debba essere collocata in una zona periferica della città».

Non solo: «I residenti della Pedagna richiedono ancora una volta che i fondi vengano stanziati per migliorare il servizio di raccolta rifiuti attraverso i cassonetti già esistenti e soprattutto attraverso un loro miglioramento in termini di numero, disponibilità, funzionamento e raccolta. Non convince neanche la tesi per la quale un progetto nato nel 2015 e poi finito nel cassetto possa essere adatto agli obiettivi e allo scenario del 2022».

La raccolta firme si estende

Nel frattempo, «non ci siamo mai fermati con la raccolta firme e tutti i giorni riceviamo moduli di adesione compilati dai diversi condomini della Pedagna – ribadiscono i rappresentanti del comitato –. Stiamo notando che anche residenti di altre zone, come Zolino, Marconi e Cappuccini, si stanno interessando a questa tematica. La voce si sta spandendo».

Il Comune rassicura

Cercando di rispondere alle preoccupazioni dei cittadini, la Giunta ha deliberato una serie di indirizzi immediatamente trasmessi ad Hera e ad Atersir per la redazione della scheda del progetto da presentare per la candidatura al Pnrr. In primo luogo, si legge nell’atto, «non verrà attuata alcuna riduzione delle isole ecologiche di base attualmente presenti sul territorio, sia per quanto riguarda il numero complessivo che per la tipologia dei rifiuti raccolti». Inoltre, «l’orario di apertura non sarà di 24 ore al giorno ma sarà modulato al fine di evitare aumento di traffico in corrispondenza degli orari di punta». Infine, «sarà possibile conferire solo rifiuti di tipo domestico non maleodoranti o polverulenti di modeste dimensioni. Sono esclusi i prodotti delle attività artigianali, gli ingombranti, i grandi elettrodomestici, i pneumatici e le batterie».

Verranno definite entro breve le date dei sei incontri pubblici di approfondimento sui temi dell’inserimento paesaggistico e del rapporto dell’isola con il quartiere (due incontri), della gestione dell’isola ecologica e della tipologia di rifiuti conferibili (due incontri), e della viabilità e dell’impatto sul traffico (due incontri).

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