Montepetra, si sta sgretolando il sito archeologico dei Sassoni

“Sassoni”, distacco di massi e forte degrado. Crescono le preoccupazioni dopo le piogge nella frazione di Montepetra alta, dove i “Sassoni” rappresentano un vanto e un'attrazione turistica.

Montepetra è un borgo che gode di una posizione panoramica che domina la vallata del fiume Savio fino al mare, e il versante appenninico che lo circonda. Quasi a guardia di Montepetra si ergono i “Sassoni”, luogo archeologico all’aria aperta: rocce sedimentarie composte di sabbia, ghiaia, detriti e resti di conchiglie fossili. Gli studiosi dell'università di Modena hanno specificato che si tratta di "Calcari a Lucina", risalenti al Miocene Superiore, circa 8 milioni di anni fa. Si tratta in pratica di rocce affiorate in alcune zone lungo la catena appenninica. Il sito di Montepetra è però l'unico in Romagna, mentre altri 7 si trovano nell'Emilia. All'interno dei “Sassoni” ci sono fossili di impronte di molluschi, ossia interni del sedimento che riempiva le conchiglie, poi solidificatesi.

Nei mesi scorsi il Comune di Sogliano si era attivato anche per migliorare il sito archeologico, che trovandosi in posizione panoramica, è un'attrazione turistica. Quindi ha redatto un progetto di riqualificazione con aggiunta anche di arredi nel parcheggio sottostante. La Regione Emilia Romagna ha concesso un contributo di 7.000 euro e il Comune era pronto per aggiungere altre somme per completare il progetto.

Ma a seguito delle forti piogge dei giorni scorsi c'è stato un inaspettato sgretolamento di alcune parti rocciose che sono franate a terra. «Siamo preoccupati per quanto è successo – affermano da Montepetra alta – per noi i Sassoni sono un gioiello del nostro borgo e vedere che si sono distaccati alcuni massi ci ha pianto il cuore».

L'allarme lanciato dai residenti è stato immediatamente raccolto dalla giunta comunale che già stava lavorando sul progetto. «Sogliano ha presentato un progetto sul bando regionale per la valorizzazione della geodiversità – conferma la sindaca Tania Bocchini – Il progetto è stato approvato e finanziato per valorizzare questo sito. Ora però dobbiamo studiare un intervento preliminare che costerà molto di più per mettere in sicurezza i Sassoni. Abbiamo già effettuato un sopralluogo con tecnici della Rergione Emilia Romagna per valutare il tipo di intervento. Abbiamo richiesto un preventivo a una ditta per consolidare le rocce. Solo successivamente faremo l'intervento finanziato per la sua valorizzazione».

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