Montenovo, dopo i lavori al castello, il ristorante riapre dopo 3 anni

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Il recupero del castello di Montenovo è stato ultimato dopo tre anni di lavori di consolidamento della mura, necessari a seguito di una frana, e il ristorante che aveva dovuto chiudere i battenti per questo intervento di messa in sicurezza può così riaprire.

Il castello

La struttura fu menzionato per la prima volta in un diploma imperiale di Ottone IV del 30 ottobre 1209, che ne confermò la proprietà all’arcivescovo di Ravenna, insieme ai vari castelli del Riminese. È quanto risulta dal volume “Montenovo fra storia e memoria”, di Giorgio Bolognesi. Essendo storicamente sul confine tra i territori di Cesena e Rimini, il castello ha patito lo stato di conflitto tra le due città, spesso in lotta per espendere i loro territori, e ha sofferto anche per la questione dei confini dell’allora Urgòn-Rubicone. Nei secoli seguenti, è stato soggetto a passaggi di proprietà. Oltre che ai Malatesta, passò in mano ai Roverella, ai Galeffi e da ultimi ai Biffi-Gentili, che lo trasformarono in residenza. Il maniero domina la pianura con un panorama mozzafiato, che spazia dalle spiagge ravennati fino a quelle di Cattolica, mentre alle spalle si vedono le rupi di San Marino e Perticara.

L’attuale titolare

Nel 1967 la proprietà è stata rilevata da Gabriele Gozzi, classe 1942, assieme alla moglie Paolina Bolognesi: quest’ultima è venuta a mancare nel marzo 2019, mentre lui è ancora vivo. «Avevo lavorato per alcune stagioni al mare come barista - ricorda - e decisi di avviare qui un ristorante». Oggi, a 55 anni dall’inizio, l’attività viene portata avanti dal figlio Matteo, 51enne.

La frana del 2018

Sul finire del 2018, una frana importante costrinse a chiudere l’attività per procedere a lavori di consolidamento delle mura. Le opere strutturali sono terminate nei giorni scorsi e hanno permesso anche di creare nuovi spazi, tra cui un ampio terrazzo panoramico.

La riapertura

Venerdì scorso il ristorante ha riaperto i battenti. «Ho faticato a trovare del personale», riferisce il ristoratore. Poi spiega che in tempi normali, senza le restrizioni per il Covid, il locale può contenere fino a 140 posti e lo presenta così: «È ideale per cerimonie e matrimoni, visto il panorama incantevole per le fotografie. Il menù è a base di cibo romagnolo, a cui ho aggiunto piatti innovativi». Per quel che riguarda le radici e le vicende storiche del luogo, Matteo Gozzi ne vorrebbe sapere di più: «Ho avuto contatti con un erede della nobile casata dei Biffi-Gentili da Torino e mi ha detto che il bisnonno aveva ricevuto il castello come contropartita immobiliare dal Comune di Montiano. Mi piacerebbe approfondire».

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