Monteleone: la "disfida del tiglio pendente" porta venti di secessione

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Riesplode la guerra del tiglio che impedisce di parcheggiare nella piazza del delizioso borgo di Monteleone. Da una parte c’è un’associazione che si batte perché non venga abbattuto. Dall’altra parte, un comitato formato da tutti i residenti del borgo esclusa una (la rappresentante del gruppo di difensori degli alberi) è esasperato al punto che si dice pronto a un gesto eclatante: la richiesta di cambiare Comune. In mezzo c’è la giunta comunale di Roncofreddo, a cui la piccola località fa capo, che dovrà mediare per trovare una soluzione che accontenti entrambi.

Incontro ad alta tensione

Questa sera tutti i cittadini del borgo di Monteleone incontreranno la sindaca Sara Bartolini e la Pro Loco per parlare proprio dei parcheggi e del tiglio pendente. Promettono «una serata leale ma molto dura», perché «la situazione è diventata insostenibile». Perciò sono determinati a «ripresentare, tutti concordi, a parte un'abitante, la richiesta di avere posti auto. Poi, come gesto simbolico, consegneremo al sindaco le varie multe che abbiamo ricevuto per divieto di sosta». La rabbia e delusione dei residenti è talmente forte che non si esclude un ulteriore gesto che sarebbe clamoroso: «Dopo due anni di mancanza di risposte - afferma un portavoce dei 12 abitanti - Se non ne avremo nemmeno questa volta, comunicheremo alla sindaca la costituzione di un comitato volto ad avviare le formalità necessarie per il passaggio del borgo di Monteleone dal comune di Roncofreddo a quello di Montiano. Non è possibile che la nostra vita, le nostre abitudini secolari e i nostri parcheggi vengano decisi da un’associazione costituita due anni fa da persone che vivono altrove e che non ci azzecca nulla con il borgo di Monteleone. E che chiama a raccolta, contro di noi, gente che abita anche fuori regione, per condizionare la vita un piccolo centro che non solo non hanno mai abitato e magari manco non hanno mai visitato nella loro vita».

Il fronte pro-alberi e anti-sosta

Diametralmente opposta la posizione dell’associazione “Borgo odoroso”: «C’è un tema scottante a Monteleone - afferma Ada Grilli - Un gruppo di residenti sta forzando la mano per far approvare un progetto scandaloso e assurdo. Tanto più che c’è un'area privata messa a disposizione del Comune sulla retrostante via Comandini, dove parcheggiare. Ora la sindaca Bartolini ha invitato a un incontro i soli residenti entro le mura per sentirne il parere. Come se si trattasse del cortile di un condominio! Ma una piazza è un bene della collettività, anche al di fuori dei confini di frazione». L’appello finale è un invito a fare pressing: «Chiedo a tutti di inviare alla e-mail della sindaca Bartolini un breve ma efficace messaggio. Se ne ricevesse tanti, forse sarebbe costretta a tenerne conto e a dimostrare di avere coraggio e non sottostare agli interessi di individui poco illuminati. Giù le mani da piazza Byron: è una piazza storica e bene comune e come tale va tutelata, non deturpata».

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