Mondo sportivo in lutto per la morte di Giovanni Massari

Faenza

FAENZA. Si è spento ieri all’età di 88 anni, Giovanni Massari, personaggio di spicco dello sport faentino: una vita spesa per il mondo agonistico, presidente del glorioso Club atletico basket femminile negli anni 70, ai vertici del Panathlon club, della Federazione italiana Pallacanestro, fiduciario del Coni provinciale, ex capo rione del Bianco, presidente dell’Unione veterani sportivi, associazione dislocata al circolo I Fiori, che frequentava assiduamente e dove era soprannominato “Il professore”. Aveva infatti insegnato ceramica, dopo essersi diplomato al “Ballardini”. Relativamente recente, nel 2016, la sua premiazione con la Targa d’onore Fip, quale riconoscimento per la «lunga dedizione al mondo della pallacanestro italiana», come risulta dalla dedica firmata Gianni Petrucci.

Nel 2000 il Coni gli conferì invece la Stella d’Oro al merito sportivo come dirigente. «Un premio – rimarcò l’allora assessore Claudio Ronchini – non solo per l’attività svolta come presidente, ma per le sue capacità, i risultati conseguiti, oltre che per la magnifica gratificazione alla nostra città e al suo movimento sportivo». L’onorificenza arrivò dopo la Stella di bronzo dello stesso Coni, ricevuta nel 1986 e la Stella d’argento nel 1995. Ancora nel 1993 era stato insignito dal Comune del premio “Una vita per lo sport”. L’avventura sportiva di Massari era iniziata nel 1946, giocando a calcio nella “Silvio Corbari” della Polisportiva “I Fiori” di Faenza. Sport ben presto lasciato per il basket che gli ha dato tante soddisfazioni. Nel 1956 si sposa con una giocatrice di pallacanestro, Lucia Linari (dell’Omsa Faenza, nazionale azzurra agli Europei del 1954), con cui ha formato una coppia affiatata nello sport e nella vita.

Numerose le testimonianze di affetto e di cordoglio pervenute alla famiglia, tra le quali anche quelle di autorità politiche e associazioni sportive. Il presidente del circolo I fiori Pasquale Di Camillo lo ricorda con affetto: «era il nostro professore – afferma – una delle figure più onorevoli tra i nostri soci, disponibile e attento alle dinamiche cittadine oltre che allo sport». Un caro pensiero ha espresso anche Claudio Sintoni presidente del Panathlon Club: «E’ una notevole perdita perché ha portato avanti sempre con grande passione la sua attività di volontariato nello sport. Una persona onesta, un vero campione che ha fatto del fair play una regola di vita». Lascia la moglie Lucia, le figlie Rita, Marzia, Cinzia, i generi e gli amati nipoti. Le esequie si svolgeranno domani alle 10 alla chiesa dell’Osservanza del Cimitero.
Francesco Donati

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