Modigliana. Ex ospedale, ristrutturazione con i fondi del Pnrr

L’amministrazione rompe gli indugi e mette a tacere le illazioni in merito al presunto smantellamento dei servizi sanitari dell’ospedale di comunità . «Abbiamo messo in evidenza l’importante ruolo svolto dalla struttura di Modigliana e il prezioso compito svolto dagli operatori che hanno permesso di affrontare gli anni dell’emergenza sanitaria attivando, oltre al centro vaccinazioni, il punto per la raccolta dei tamponi e avviando il servizio di tampone molecolare a domicilio – spiega il sindaco Jader Dardi –. C’è stato un dialogo continuo con l’Ausl, che è andato ben oltre il confronto necessario nei lunghi mesi della emergenza e che ci ha portato ad affrontare la pandemia in collaborazione con i medici di base, gestire il difficile passaggio legato al pensionamento di due medici di base e la difficile ricerca di nuove professionalità. Tutto ciò ci ha consentito, dal febbraio 2021, di dare vita ad un servizio di prenotazioni delle visite mediche e di gestione delle ricette, che avevamo richiesto fin dal nostro insediamento, evitando che le persone debbano stare per lungo tempo in una inutile attesa lungo i corridoi».

Non solo, con i fondi del Pnrr (400mila euro) la stessa Ausl ha previsto la ristrutturazione dei locali dell’ex ospedale, oltre al progetto di ristrutturazione della camera mortuaria. «Nel frattempo, nell’ospedale di comunità sono stati sostituiti 14 letti automatizzati e attivati nuovi servizi – prosegue il primo cittadino –-. Il servizio ambulatorio cronicità è stato dotato di uno spirometro, di 10 kit di telemedicina. Nella Casa della salute verrà avviato il servizio di infermiere di comunità e sarà incrementato il personale dedicato al servizio di infermieristica domiciliare e inoltre è stato integrato il servizio del 118 con personale aziendale (autista ed infermiere)».

A tutto ciò va aggiunto l’ambulatorio reumatologico, il servizio veterinario, l’ambulatorio dermatologico aperto 3 volte la settimana e quello oculistico a disposizione due volte al mese e dotato di nuove attrezzature. «Non abbiamo notizia di chiusura di ambulatori se non quelli di ginecologia ed endocrinologia a seguito del trasferimento dei medici, per scelta professionale e personale, ad altre strutture e l’ecografo dell’ambulatorio è stato reso al servizio cui era assegnato – puntualizza Dardi –. Una temporanea sospensione per la quale l’Ausl sta attivando nuovi piani di committenza verso operatori privati accreditati. Con l’obiettivo di mantenere una più ampia offerta di servizi sanitari, dopo la chiusura del poliambulatorio “Il Glicine”, abbiamo chiesto alla cooperativa Luna Azzurra, che gestisce la casa di riposo, di farsi carico della riapertura del poliambulatorio, nel quale si stanno eseguendo lavori di adeguamento. Spazi che verranno riaperti nelle prossime settimane per attivare servizi di ambulatorio in convenzione con l’Ausl (ambulatori di cardiologia ed ecocardiografia; ortopedia e traumatologia; urologia; ecotomografia internistica e articolare; medicina generale, ginecologia e geriatria)». La preoccupazione, però, rimane alla luce del prossimo futuro. «Ci impegniamo a difendere l’ospedale di comunità, ma è anche necessario avere la presenza di medici di medicina generale dal momento che nel 2023 sono previsti due pensionamenti (oggi i dottori sono 4) – conclude Dardi –. Cercheremo ogni soluzione insieme all’Ausl, altra cosa è parlare di smantellamento dei servizi».

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