Mobilità sostenibile: ecco il piano interventi dell'Emilia-Romagna fino al 2025

Cesena

In sintesi, ecco quanto prevede il documento sulla programmazione 2022-2025 per la mobilità sostenibile in Emilia-Romagna, definito dalla Giunta regionale.

Trasporto ferroviario nazionale

I principali investimenti di RFI sulla rete nazionale nel territorio regionale sono:

1) velocizzazione della linea Bologna - Rimini - Bari/Lecce (140 mln);

2) Linea Pontremolese, parte del corridoio europeo Tirreno-Brennero (TiBRE), funzionale a connettere il porto di La Spezia con il Brennero e quindi l’Europa centrale. Sono finanziati gli interventi di raddoppio selettivo, di potenziamento delle stazioni della linea Parma-La Spezia e il completamento del progetto di raddoppio ferroviario della tratta Parma-Vicofertile (260 mln);

3) Collegamento ferroviario al Porto di Ravenna, il terzo in Italia per traffico merci (47,7 mln);

4) realizzazione Bretella ferroviaria Dinazzano-Marzaglia, i due scali merci al servizio del distretto industriale ceramico e in prospettiva anche per altri come meccanica, Motor Valley, biomedicale. Ciò permetterà inoltre di liberare la linea Reggio Emilia – Sassuolo dal traffico merci a favore di quello passeggeri.

Rete ferroviaria regionale

Nel prossimo triennio, oltre ai 185 milioni di euro già finanziati, si prevede l’attivazione di risorse regionali per ulteriori 60 milioni. Gli investimenti riguarderanno principalmente l’elettrificazione, il potenziamento e la messa in sicurezza delle linee regionali, il potenziamento del parco rotabile, per un totale di 245 milioni.

In particolare:

1) completamento entro il 2021 su tutta la rete regionale dell’installazione del Sistema di Controllo Marcia Treno (77 mln);

2) elettrificazione della rete regionale per renderla completamente a zero emissioni (129 mln per l’elettrificazione dell’infrastruttura e 78 mln per l’acquisto del nuovo materiale rotabile elettrico);

3) interventi di ricucitura urbana, a partire dall’interramento della ferrovia Ferrara-Ravenna e Ferrara-Codigoro (oltre 120 mln). L’intervento è anche parte di un progetto finalizzato ad unire la linea Ravenna-Ferrara con la linea Ferrara-Poggio Rusco, ovvero il collegamento tra il porto di Ravenna con la linea ferroviaria diretta al Brennero, un itinerario dalle forti potenzialità in termini di trasferimento sul ferro delle merci;

4) soppressione dei passaggi a livello (oltre 55 mln).

Rinnovo del materiale rotabile ferroviario

Già oggi l’impegno della Regione ha consentito il totale rinnovo della flotta dei treni per i servizi ferroviari regionali e locali, facendo della flotta dell’Emilia-Romagna quella più giovane in Italia, con un investimento di 1 miliardo di euro. Ai 250 mln di materiale rotabile messo a disposizione al gestore del nuovo contratto di servizio (carrozze Vivalto, Pesa, ETR 350) si aggiungono i 750 mln per 86 nuovi treni elettrici ad alta e media capacità, ad alta efficienza energetica, ridotto impatto ambientale e con allestimenti ad alta accessibilità per persone a ridotta mobilità e per biciclette a seguito; l’investimento è previsto all’interno vigente contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario regionale. Oltre a questi treni, con un contributo statale di 41,74 mln, la Regione entro il 2022 implementerà ulteriormente la flotta con l’acquisto di altri 4 treni Rock a 6 casse. A seguito del completamento dell’elettrificazione delle linee regionali, verranno sostituiti anche gli attuali treni diesel, con un investimento totale di 78 mln per l’acquisto di 12 rotabili elettrici, consentendo di ottenere al 2023 la completa offerta di servizio ferroviario regionale a zero emissioni.

Servizio Ferroviario Metropolitano e trasporto rapido di costa

Gli interventi previsti:

1) Servizio Ferroviario Metropolitano Bolognese: il Contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario regionale prevede 18,5 milioni di treni/km anno, con un impegno pari a 161 mln/anno; in questo ambito il SFM attualmente sviluppa circa 6,3 milioni di treni/km pari al 34% del totale, con costo di 62 mln €, assorbendo il 39% del totale regionale.

2)Progetto Integrato Mobilità bolognese” (P.I.M.BO.), ammesso a finanziamento statale, prevede interventi di completamento delle stazioni e fermate del SFM, della loro accessibilità e riconoscibilità, interventi di filoviarizzazione delle linee portanti del TPL bolognese (compreso il materiale rotabile), oltre all’interramento della tratta urbana della linea SFM2 Bologna-Portomaggiore (lotto 2), consentendo la soppressione di passaggi a livello fortemente impattanti sul territorio urbano di Bologna. Complessivamente, per il primo lotto di PIMBO sono previste risorse per 197,9 mln. Il secondo lotto del progetto riguarda la tratta urbana della linea ferroviaria SFM2 Bologna-Portomaggiore, per la quale è in fase di chiusura il progetto per il prolungamento dell’interramento (57,37 mln). Sono inoltre in corso incontri con RFI e la Città Metropolitana al fine di condividere i possibili scenari attuativi della riattivazione dei binari dall’11 al 15 nella Stazione Centrale di Bologna.

3) Quadruplicamento Bologna-Castel Bolognese, tratto caratterizzato da elevati livelli di saturazione. La Regione ha chiesto a RFI di inserire gli interventi nel Contratto di Programma finanziabili e oggetto di studi di fattibilità e progettazioni, al fine di potenziare e regolarizzare nel cadenzamento i servizi regionali e metropolitani ed RFI ha avviato uno studio di fattibilità tecnico-economica.

4) Tram Bologna. Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) della Città Metropolitana di Bologna prevede la realizzazione di una rete tramviaria costituita da 4 linee. Il progetto costituisce anche un’occasione fondamentale di rigenerazione urbana, di coesione territoriale per le comunità delle periferie urbane. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanzia l’investimento delle prime due linee del tram per oltre 731 mln di euro.

5) Trasporto Rapido Costiero. Nella sua definizione di sistema di trasporto di massa nell’area metropolitana della Costa emiliano-romagnola, rientra nel primo Programma delle opere strategiche individuate con delibera CIPE 21/12/2001 n. 121. In particolare, il progetto denominato Trasporto Rapido Costiero (TRC), prevede la realizzazione di tre tratte, previste nel seguente ordine: Rimini Stazione FS-Riccione Stazione FS; Rimini Stazione FS-Fiera di Rimini; Riccione Stazione FS-Cattolica. A queste tratte si aggiunge la componente ferroviaria del trasporto rapido costiero sulla linea Ravenna-Rimini, opportunamente potenziata e ristrutturata. Il progetto della 1^ tratta, per un costo di 92 mln, è stato finanziato con risorse statali, regionali e degli Enti locali. I mezzi utilizzati per il servizio, denominato “Metromare”, sono ora a trazione esclusivamente elettrica. E’ già assegnato anche il finanziamento della seconda tratta, per 48,98 mln a carico dello Stato. L’obiettivo strategico della Regione è quello di dotare progressivamente l’intera dorsale della costa di un Trasporto Rapido Costiero, da Cattolica a Comacchio, in connessione con la rete della mobilità regionale e nazionale. Va in questa direzione anche il Protocollo d’intesa sottoscritto il 3 agosto 2020 tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, RFI e Regione per il potenziamento del collegamento ferroviario Ravenna–Rimini: gli investimenti sono valutati in 105 mln per l’infrastruttura, da imputare al contratto di programma RFI, oltre a risorse per la soppressione dei passaggi a livello della linea, in funzione di un’attuazione per fasi, pari a circa 100 mln per la prima, a valere sulla nuova programmazione FSC 2021-2027.

Trasporto pubblico locale su gomma urbano ed extraurbano

Si parte dal completamento del nuovo sistema tariffario integrato:

1) “Mimuovoancheincittà”: dal 2018 gli abbonati al servizio ferroviario regionale non pagano il bus urbano nelle città con più di origine e/o destinazione con più di 50mila abitanti (capoluoghi di provincia più Carpi, Imola e Faenza: si tratta di circa 55mila persone con un risparmio variabile tra 150 e 300 euro annui. Stanziamento regionale: 6 mln annui.

2) “Grande!” e “Saltasu”: bus e treni regionali gratuiti nel tragitto casa-scuola per gli studenti under 14 senza alcun limite e fino agli under 19 con Isee familiare fino a 30mila euro. In totale, oltre 200mila beneficiari a oggi. Stanziamento regionale: 24 mln annui. L’obiettivo è estendere ulteriormente il progetto, avendo attenzione a creare condizioni di equità per tutti gli studenti, con particolare attenzione alla montagna, alle aree interne e più in generale alle aree svantaggiate e più periferiche.

3) Rinnovo parco automezzi. L’obiettivo dell’acquisto di 600 nuovi autobus (circa il 20% della flotta regionale) è già stato raggiunto e la Regione, in linea con la nuova programmazione, sta promuovendo ora un nuovo importante piano di acquisto mezzi. Complessivamente, le risorse a disposizione dell’Emilia-Romagna per il rinnovo del parco autobus sono pari a 483,8 mln nel periodo fino al 2033: permetteranno un ammodernamento stimato in altri 2000 nuovi mezzi, pari ad oltre il 60% dell’attuale flotta circolante. Si tratta di fondi ministeriali per le Regioni del Bacino Padano e in parte dal fondo complementare del PNRR: la quota di cofinanziamento della Regione sarà di 242,22 mln nelle annualità fino al 2033.

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