Misano, torna il Piano Festival

Si apre martedì 5 Agosto la trentatreesima edizione del Misano piano festival, il Festival Pianistico Malatestiano che dal lontano 1993 ha posto sotto i riflettori il grande strumento a tastiera ascoltandone la voce, grazie alle indimenticabili interpretazioni dei tanti musicisti ospiti della manifestazione. Con il contributo del Comune di Misano adriatico, da sempre primo sostenitore dell’evento e la direzione artistica della Associazione Alfredo Speranza di Rimini, nella sua lunga storia il Festival ha presentato oltre duecentocinquanta programmi ed artisti ed è divenuto un appuntamento atteso dal pubblico estivo della Riviera. Fin dalla sua fondazione il Festival di Misano è stato motore di iniziative tese ad abbracciare più realtà e luoghi della provincia di Rimini, superando confini e particolarismi locali nell’ottica di costruire un progetto culturale di più ampio respiro: il sostegno trentennale del Comune di Gradara, la neo collaborazione con la Sagra Musicale Malatestiana di Rimini e la Fondazione Accademia Internazionale di Imola, la partecipazione di ISAL, sponsor etico del Festival, insieme a tante altre presenze cooperanti, ne sono la testimonianza viva.
Protagonista del concerto inaugurale 2025 sarà l’ormai “padrino” di ogni sua edizione, il pianista Roberto Cappello; il 5 agosto, nella Chiesa dei SS. Biagio ed Erasmo di Misano Monte il famoso maestro celebrerà la sua trentesima stagione al Festival misanese con un programma intitolato “Il tempo sospeso”, imperniato su capolavori del repertorio evocativo novecentesco di Claude Debussy (Préludes) e Enrique Granados (da Goyescas). Il pianoforte, cercando nuove vie e sperimentando nuove sonorità per “raccontare il reale e l’immaginario” farà del concerto “un viaggio continuo tra mondi sonori sospesi, danze eleganti e passioni estreme...”.
L’attore Enrico Battarra parteciperà intrecciando parole alla voce del pianoforte.
Il concerto prevede una accoglienza del pubblico alle ore 20.30 (“Il cammino nei 30 anni di concerti al MPF”) nell’area esterna alla chiesa, sulla collina degli ulivi.