Misano, in Renault 4 fino al Marocco in aiuto ai bambini delle scuole

Misano

Il 4L Trophy, il rally umanitario più grande d’Europa, quest’anno parla romagnolo grazie alla partecipazione dell’equipaggio misanese “Le Duo Rumagnôl”, composto da Miriam Urbinati e Andrea Piccioni. I due giovani, dopo la cerimonia benaugurante con tanto di taglio del nastro e brindisi, alla presenza del sindaco Fabrizio Piccioni, hanno preso ufficialmente il via lunedì. Si imbarcano in un viaggio di oltre 8mila chilometri a bordo di una storica Renault 4, attraversando Italia, Francia e Spagna per raggiungere il deserto del Marocco. L’aiuto per finanziare il progetto è arrivato da numerosi sponsor e il Comune di Misano ha patrocinato l’iniziativa.

Sfida a scopo benefico

L’obiettivo del loro viaggio non è solo quello di mettere alla prova le loro abilità di conduzione attraverso terreni diversi e avversità varie, ma anche quello di portare aiuto concreto ai bambini dell’associazione “Enfants du désert”, portando con sé materiale scolastico, sportivo e sanitario e la speranza di fare una differenza tangibile nella vita di questi giovani.

«Rispetto a qualsiasi tipo di progetto o missione umanitaria 4L Trophy incarna un’esperienza di vita – commentano i due ragazzi –. In quanto giovani appartenenti alla gen Z ci sentiamo in dovere di sensibilizzare e motivare i nostri coetanei ad intraprendere iniziative come questa che possano contribuire ad aiutare realtà meno fortunate, diventando una fonte di ispirazione. Organizzare questo progetto significa dedicare il nostro tempo agli altri, testare i nostri limiti».

Il 4L Trophy, quest’anno giunto alla sua 27ª edizione, è riservato esclusivamente a vetture Quatrelle, come la Renault 4, e a giovani piloti di età compresa tra i 18 e i 28 anni provenienti da ogni angolo d’Europa.

Il volontariato toccato con mano

La partenza ufficiale delle 1.715 vetture partecipanti è prevista domani da Biarritz, in Francia, vicino al confine con la Spagna. La gara si svolge con equipaggi che partiranno per raggiungere le coste marocchine: arrivo stabilito il 25 febbraio. La competizione è basata su un orientering-raid per cui i partecipanti, senza l’ausilio di GPS, devono seguire un roadbook con mappa e bussola per raggiungere i check point della gara. Lungo il percorso gli equipaggi saranno supportati da team di medici e meccanici, insieme a fotografi e giornalisti che seguiranno la gara da vicino, trasmettendo aggiornamenti in diretta sul sito ufficiale e attraverso servizi televisivi nazionali.

«Documentando a 360 gradi questo nostro viaggio ci piacerebbe dimostrare come il volontariato possa essere interpretato sotto un’ottica diversa che mira ad abbracciare uno stile di vita e un impegno sociale che va oltre la semplice donazione da remoto», concludono Miriam e Andrea.

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