Misano, turista scava maxi buche in spiaggia. Bagnino chiama i vigili

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MISANO ADRIATICO. È indignato per le proteste dei vicini di ombrellone e del bagnino che ha persino chiamato i vigili urbani. Ma non si ferma: continua a scavare. «Se non si può più fare nemmeno una buca… poi non lamentiamoci se i bambini in spiaggia giocano con il telefonino». Lui, Antonio Tanzi, turista arrivato da Parma all’inizio della scorsa settimana a Misano Adriatico, le chiama «buche» e solleva una «questione educativa». Il bagnino della spiaggia 23 di Misano, ormai rassegnato all’irrefrenabile attività del parmigiano-scavatore, li chiama «bunker». Raggiunto al telefono, il titolare della spiaggia non sa se ridere o se piangere. «Venga, venga a vedere con i suoi occhi. Altro che buche… ».

La storia comincia all’inizio della settimana scorsa, quando Tanzi arriva a Misano Adriatico con la famiglia e affitta un ombrellone. Subito estrae dai borsoni palette e secchielli e comincia a scavare insieme al figlio che presto compirà 8 anni. La convinzione del parmigiano è che al piccolo faccia bene giocare piuttosto che perdere tempo con i videogiochi. Il problema è che le buche, mediamente, hanno dimensioni di dodici metri quadrati (tre per quattro) per quasi un metro di profondità. E finiscono per invadere lo spazio dei vicini di ombrellone. Che ovviamente se ne lamentano.

Il bagnino cerca di intervenire subito ma con le buone. Spiega a Tanzi che le buche si possono fare, certo, ma senza dare fastidio agli altri bagnanti. Piccole, possibilmente. Lui non gradisce. Le buche vanno fatte come si deve. E chiama il comando intercomunale della Polizia municipale di Riccione, Misano e Coriano per sapere se c’è un regolamento che vieti di fare le buche. Gli viene risposto che no, non c’è nessun divieto. E così, nonostante le proteste del bagnino, ogni giorno scende in spiaggia e ricomincia a scavare col figlio. Il titolare della spiaggia si vede costretto a spostare i vicini di ombrellone e a chiamare lui i vigili urbani. «Sono arrivati l’altro giorno - racconta Tanzi al telefono - e mi hanno chiesto di chiudere la buca. Però non mi hanno fatto nessuna multa. Non ho infranto alcuna regola».

Tanto che ieri mattina, ultimo giorno della sua vacanza, ha ripreso la paletta e scavato una nuova buca, quella che si vede nella foto, non prima però di avere chiamato la redazione del Corriere Romagna per denunciare che «qui non mi permettono di fare delle montagnole o delle buche per fare giocare mio figlio». Il bagnino ieri era di buon umore. «Domani (oggi, ndr) parte, sistemiamo tutto con il rastrello. Ho provato a fermarlo ma non ci sono riuscito».

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