Misano, tortura i gatti dei vicini e finisce a processo

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Gabbie con spuntoni acuminati che tenevano rinchiusi due gatti e un altro micio morto, in decomposizione nel campo. È quello che gli agenti della polizia locale si sono trovati di fronte quando hanno risposto alla chiamata di una cittadina residente a Misano Adriatico, che dopo aver udito i miagolii disperati del suo gattino sparito dalla sera prima, lo ha trovato rinchiuso in una gabbia in un terreno di fianco alla sua abitazione. La gabbia, un manufatto artigianale studiato per attivare la chiusura quando l’animale vi entra all’interno, teneva rinchiusi i gattini, che presentavano anche diverse ferite sul muso. Lesioni procurate verosimilmente dagli aculei applicati alla gabbia. In seguito all’intervento della pattuglia della polizia locale, la macchina della giustizia ha iniziato a muoversi nella direzione di un uomo di 56 anni residente in zona, proprietario di un pollaio realizzato sul terreno che l’uomo ha in affitto. Proprio con la necessità di difendere le sue galline dagli attacchi di volpi o animali selvatici, l’uomo ha tentato di spiegare il perché di quella gabbia e di quel gatto morto nel campo. Spiegazioni che non hanno convinto l’autorità giudiziaria. Il giudice per le indagini preliminari ha rinviato a giudizio il 56enne misanese, accusato maltrattamenti nei confronti degli animali e attività venatoria con mezzi vietati. Il pubblico ministero ha chiesto per lui una pena di un anno e mezzo, sulla quale il giudice monocratico si esprimerà il prossimo febbraio.

La vicenda

A portare alla luce le sevizie nei confronti degli animali è stata la donna proprietaria di uno dei gattini, che all’inizio del gennaio 2021 ha trovato uno dei suoi gatti tra le sbarre delle trappole montate dal proprietario del pollaio. La stessa donna ha raccontato ai vigili di aver smarrito negli ultimi anni una trentina di gatti. Anche il micio rinvenuto in stato di decomposizione, purtroppo, è stato riconosciuto dalla donna come uno dei gattini che aveva adottato nell’ultimo periodo. Dopo le verifiche effettuate dalla polizia, è stato disposto il sequestro sia delle gabbie che della carcassa del felino rinvenuta nel campo a poca distanza dalle gabbie, successivamente sottoposta ad esame autoptico.

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