Misano. In fuga dai carabinieri si butta dal cavalcavia e si frattura: arrestato

MISANO. La professione esercitata nei suoi 23 anni di permanenza in Italia, nonostante nel Belpaese non abbia una dimora fissa e quindi, sulla carta, non dovrebbe risiedere, è quella di ladro seriale. Seriale, fanno notare le forze dell’ordine, perché ama tornare, a distanza di tempo, sul luogo di un colpo per concedere il bis. Esattamente quello che ha cercato di fare venerdì scorso poco prima della chiusura dell’ora di pranzo. Purtroppo per lui, però, è stato riconosciuto, i carabinieri si sono messi al suo inseguimento e per sfuggire ai militari è saltato giù da un cavalcavia, procurandosi la frattura scomposta di una gamba. Ora è agli arresti, piantonato in un letto dell’Ortopedia del Ceccarini.

Scappato a piedi e poi il salto

La sua carriera di ladro ha subito un brusco stop quando, alle 12.30 circa, ha rimesso piede all’Elettromeccanica Muccioli dove, un mese fa, come immortalato dalla telecamere del negozio, aveva rubato un trapano e alcuni utensili. Una faccia rimasta ben impressa nei ricordi del proprietario che l’ha subito puntato quando è entrato nella rivendita. Il romeno se ne è accorto ed in tutta fretta è tornato sui propri passi, ma non è riuscito a risalire in macchina perché il titolare, mentre telefonava al 112, ha iniziato a corrergli dietro. Una pattuglia dei carabinieri della stazione di Misano, nel frattempo, l’ha intercettato e a sua volta ha iniziato l’inseguimento. Il ladro ha così cercato di nascondersi a piedi in un campo. I militari, però, hanno bloccato le possibili vie di fuga e l’hanno costretto a dirigersi verso la ferrovia. Una trappola da cui ha cercato disperatamente di sottrarsi saltando giù da un ponticello.

Un volo di tre metri circa, terminato per lui nel peggiore dei modi: nell’impatto sulla strada sottostante ha riportato la frattura del malleolo e del perone della gamba sinistra. Il romeno non si è arreso però subito. Ai carabinieri, durante l’identificazione, grazie ai documenti contraffatti (una carta d’identità e una patente romena) ha dichiarato false generalità. Mentre veniva trasportato al Ceccarini dove è stato operato, nella perquisizione della sua auto, sono stati rinvenuti due “jammer”, strumenti elettronici utilizzati per eludere i sistemi antitaccheggio, una ventina di coltelli ed un misuratore digitale di distanza, che ha dichiarato aver rubato a San Marino. Tutto materiale sequestrato che gli è costata la convalida dell’arresto per ricettazione, possesso di documenti falsi. Non appena possibile verrà trasferito ai Casetti.

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