Minorenne di Cesena: "Mi hanno violentata in spiaggia a Cesenatico"

«Mi hanno trascinato in spiaggia con una scusa e mi hanno violentata». Sono le parole choc che una cesenate minorenne ha detto ai primi soccorritori che l’hanno aiutata (quando ancora era in totale stato confusionale) facendo in modo che potesse arrivare fino al pronto soccorso dell’ospedale Bufalini di Cesena. Per essere medicata e poter esplicitare, sia pur in maniera molto confusa, quanto le era accaduto. L’allarme rosso si è acceso nella nottata tra sabato e domenica. La vittima non ha neppure 18 anni e, come tanti suoi coetanei in questo periodo post scolastico, aveva deciso di passare la serata al mare assieme ad alcuni conoscenti. Un sabato sera più “trasgressivo” del solito visto e considerato che, malgrado la minore età, il gruppo era riuscito a procurarsi degli alcolici ed a consumarne in maniera tale che la giovanissima cesenate aveva raggiunto un livello di “ballo” da renderla poco capace di reggersi in piedi. Nel frattempo il gruppo con sui ci era mossa da inizio serata si era smembrato e lei aveva conosciuto delle altre persone con cui continuare a trascorrere la serata. È qui che, evidentemente, si sono innescati dei meccanismi poco chiari ed ora al vaglio delle forze dell’ordine. Di certo la giovane, stando ai suoi stessi racconti, è stata portata in spiaggia con la scusa di sdraiarsi per potersi riprendere dall’eccesso d’alcol ingerito. Di fatto quando ha ripreso sufficiente coscienza da poter raccontare, era ormai in pronto soccorso all’ospedale di Cesena. Dova ha dettagliato di essere stata molestata “da più di una persona”, con palpeggiamenti e con tentativi aggressivi di quello che il vecchio codice penale catalogava come “atti di libidine violenta”. Il referto e la segnalazione dell’accaduto, come da protocollo, sono stati subito trasmessi alle forze dell’ordine. Che ora dai racconti della giovane stanno cercando di identificare l’area della spiaggia di Levante dove sono avvenuti i fatti descritti. Per tentare di identificare, con le poche prove a disposizione, eventuali responsabili dell’accaduto.

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