Minardi day, debutto alla grande. Code agli accessi ed emozioni

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Buona la prima. Né la pioggia né i lunghi controlli per il green pass hanno fermato e limitato l’affluenza del pubblico all’Enzo e Dino Ferrari per la prima giornata della quinta edizione dell’Historic Minardi day. Un ritorno in presenza a un evento all’autodromo dopo un lungo periodo di stop causa pandemia da Covid. E oggi si replica.

In coda sotto la pioggia

Fin dal mattino alle 9, sotto una pioggia battente, nei botteghini posti all’ingresso di viale Dante, tantissime sono state le persone che si sono messe in coda per acquistare o ritirare il tagliando che gli ha permesso di tuffarsi nella storia del motorsport automobilistico.

Hanno così potuto vivere in prima persona il retroscena di una gara automobilistica all’autodromo imolese. Tra stand, terrazze, box, tribune e pit lane gli appassionati hanno ammirato, sentito e i più fortunati sono potuti anche salire, i testimoni più blasonati della storia dell’ingegneria automobilistica prestata alle corse.

Profumo d’ottani

Durante tutta la prima giornata gli amanti del genere hanno potuto effettuare un vero e proprio viaggio nel tempo. Un tuffo nel passato in cui il rombo dei motori in pista si è mescolato, senza soluzione di continuità, con il profumo del combustibile delle monoposto da gara, sia d’epoca che più recenti. Un’adrenalinica immersione che ha appassionato i tifosi assiepati in tribuna per vedere sfrecciare in quella lingua d’asfalto bolidi d’altri tempi.

Campioni del passato

Folto il parterre di campioni del passato presenti al Minardi day. Tra gli altri anche il campione Massimo Ciccozzi, sceso in pista ieri a bordo della sua monoposto che 50 anni fa lo vide vincitore, proprio a Imola. Inoltre non ha fatto mancare la sua presenza il pilota di “casa”, Pierluigi Martini che ha rimarcato che «se tante persone oggi sono qui vuol dire che abbiamo lasciato un ricordo positivo. Il circuito dell’Enzo e Dino Ferrari è bellissimo e la sua pista molto tecnica meritano di essere, oggi, ancora tra i protagonisti della Formula 1». Stessa considerazione sottolineata dal pilota Alex Caffi che ha sottolineato come «il circuito di Imola è una grandissima e bellissima pista che si merita di rimanere, negli anni, in Formula 1». Infine il più “giovane” Jarno Trulli che ha ricordato come «Imola è stata teatro di grandi battaglie su pista e di grandi campioni facendo la storia dell’automobilismo». Lo stesso Trulli ha aggiunto come «avendo debuttato proprio con la scuderia di Minardi lo reputo un secondo papà, per me essere qui è una grandissima gioia e un grande piacere».

Asta d’auto

La chiusura della prima giornata è stata dedicata a un’asta, promossa da Finarte, con la presenza di ventina di autovetture da competizione, da pista e da rally, dagli anni ’50 ai giorni nostri. Un’asta che ha visto prezzi oscillare da un minimo di 15 mila euro, come quelli per l’Innocenti Mini Cooper del 1974 fino ad arrivare a basi d’asta molto più importanti, dell’ordine dei 270 mila euro, come quella per la vettura da Formula 1, Lola Alfa Romeo T90. La vera star è stato però il motorhome della Ferrari utilizzato in Formula 1 dagli anni ’90 ai primi anni del 2000 utilizzato anche da Michael Schumacher. Una testimonianza storica che partiva da un prezzo base di 170 mila euro.

E oggi si riparte, dalle ore 8 con l’apertura della piazza Senna e poi alle 9 subito riecco il track day e la discesa in pista dei prototipi, delle Gt storiche e di molte altre vetture da competizione. Alle 17.30 il clou sarà il raduno delle auto storiche con la successiva parata. Alle 19 la chiusura.

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