Piloti, ma soprattutto meccanici, uomini del box, l’anima del mondo delle corse di ieri e di oggi. ci sarà un’ampia fetta del programma dell’Historic Minardi Day dedicato a chi le macchine le fa funzionare, non solo correre.
Oltre all’intensa attività in pista con le esibizioni di straordinarie vetture storiche tra le quali 20 Formula 1 Alfa Romeo, Ferrari, Minardi, Williams, Jaguar, Lotus, Tyrrell, March con alla guida i piloti Roberto Farneti e Miguel Angel Guerra, Euro Brun, Monteverdi, Merzario, Wolf, Shadow, Arrows (compresa la bi-posto A20 del 1999), GP2, Formula 2, Formula 3, F3000, Formula Junior, GT storiche, e prototipi che hanno scritto le pagine più importanti di oltre 50 anni di Motorsport, agli esemplari unici come la Maserati 320S, e alle vetture della Scuderia Tazio Nuvolari, della Scuderia del Portello Alfa Romeo, del Registro Italiano Alfa Romeo, del Raduno Terre di Romagna all’interno dell’Aci Storico Festival, alle supercar Pagani, Dallara, Lamborghini, Alpine e Pambuffetti, il programma sarà arricchito da numerose attività all’interno dell’area paddock. Fra queste ci sarà lo spettacolo teatrale a cura di Siegfried Stohr “Meccanici, che gente” che andrà in scena sabato 26 alle 17.45 nella sala conferenze. La performance trasporta in un affascinante mondo fatto di talenti e umanità, perché dietro al successo di un pilota c’è sempre il lavoro del suo meccanico, e qui si ricostruisce il rapporto speciale che si crea fra queste due figure.
Libri sui motori
Di motori si è sempre scritto tanto e questa due giorni diventa anche l’occasione per incontrare autori e protagonisti di storie di velocità, tecnologia e passione. Si comincia sabato alle 10 con la presentazione del libro “Giù la visiera e piede a tavoletta”, la vita di Roberto Nosetto, il sogno Ferrari, la Formula 1 e il cammino verso il destino, scritto da Renata Nosetto. Alle 11 consegna del Premio Alboreto 2023 a Mario Donnini che a pomeriggio presenterà il suo libro. Alle 11 torna Pino Allevi per ripresentare “Imola, il romanzo dell’autodromo”, parte della collana “Machina” curata da Mauro Coppini, con il coordinamento di Antonio Azzano, e pubblicato nel settantesimo dell’autodromo di Imola. Pomeriggio, alle 14.30 presentazione, appunto, del libro “24 ore di Le Mans 100 anni di una corsa leggendaria” di Mario Donnini, autore e giornalista di Autosprint, parteciperanno: Giorgio Serra in arte “Matitaccia”, Stefano Nada, editore, Emanuele Pirro, pilota di F1 e Turismo, vincitore di 5 edizioni della 24 ore. Alle 15.30 si parlerà di “Hailwood e la Ducati al TT. La più bella storia del motorsport” sempre di Mario Donnini.
Si prosegue alle 16.30 con “Belli e dannati. Erano giorni che tutti avevano vissuto – Vol. 2” di Luca Dal Monte. Non è finita perché ci sarà tempo per le parole anche domenica alle 11 per la presentazione del libro “Ferrari Le Gran Turismo da corsa” di Massimo Campi, giornalista e fotografo.
Mostra
All’interno dello Show-Room Motor Valley presso il Museo Checco Costa dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola sarà possibile visitare la mostra “100 Anni di Passione automobilistica in Romagna” in cui sarà possibile ammirare, tra le altre, una Itala 51 Sport del 1922, una Lancia Lambda Sport Torpedo del 1924, la Bugatti T37 del 1927 (messe a disposizione dalla Scuderia Tazio Nuvolari), Alfa Romeo RL Targa Florio del 1924 (curata da Bonfanti Garage) sorella proprio dell’Alfa Romeo RL Targa Florio numero 28 con cui il giovane Enzo Ferrari vinse, cento anni fa, la prima edizione del Circuito del Savio, la Tyrrel P34 6 ruote e la Ferrari 126 C4 (dalla collezione di Pierluigi Martini), una STR05 e AlphaTauri livrea 2022. È possibile acquistare i biglietti sul sito www.ticketone.it e nei punti vendita autorizzati ticketone.
Anche Imola non dimentica il Drake
Enzo Ferrari è stato «un genio che riuscì a trasformare per sempre l’automobilismo e il mondo del motorsport». Anche Imola, dove si trova il circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari, non dimentica il Drake, scomparso il 14 agosto del 1988, 35 anni fa. «È stato un genio», dice il sindaco di Imola Marco Panieri e la città «lo ricorda con affetto, stima e gratitudine. Per tutte le innovazioni, le idee, i progetti. E soprattutto per averci regalato un gioiello di storia e passione come l’autodromo, che ci rende orgogliosi, che ci emoziona e che porta Imola in tutto il mondo».