Minaccia di sparare al sindaco che non fa spostare l’auto del vicino

Rimini

MONTEGRIDOLFO. L’ultimo messaggio, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ha illuminato il display dello smartphone di Lorenzo Grilli, sindaco di Montegridolfo, alle 5 di qualche mattina fa. Ad accenderlo il messaggio WhatsApp con cui lo stalker, che da mesi lo assilla, gli comunicava: «la prossima volta vengo a prenderti nel cuore della notte». Il primo cittadino, a questo punto, ha smesso di fare buon viso a cattivo gioco, e, come consigliato dal proprio legale, l’avvocato Matteo Bonetti, è andato dai carabinieri di Saludecio per denunciare un uomo di 35 anni. Che ora vede il suo nome iscritto nel registro degli indagati della procura della Repubblica di Rimini, con l’accusa di minacce a pubblico ufficiale.
Ma perché il 35enne ha così invisa la figura del sindaco? All’origine di tanto odio c’è la storia che contrappone lo stalker al proprio vicino di casa, quest’ultimo accusato dal primo di parcheggiare la propria macchina, un giorno si e l’altro pure, in modo poco ortodosso. Una vicenda che il 35enne ha pensato di poter risolvere rivolgendosi direttamente all’inquilino numero uno del Municipio. Che però, stando alle parole contenute in alcuni messaggi di minaccia, non si sarebbe speso quanto desiderato per risolvere l’annoso contenzioso, in quanto ha continuato a trovare malamente parcheggiata l’auto davanti a casa sua. Per manifestare il proprio disappunto, come riportato dal sindaco nella denuncia, in diverse occasioni, quando si sono incrociati, il 35enne lo ha “salutato” mimando il gesto di sparargli.

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