Mina a Rimini: il sindaco la invita a tornare in città

Rimini

Il sindaco Jamil Sadagholvaad ha scritto a Mina. E racconta sui suoi social il perché: "Rimini ha una grande storia. Antica, presente. E la Biblioteca Gambalunga, con il suo straordinario lavoro di raccolta, cura e tutela, alimenta ogni giorno questi racconti che vengono dal passato e continuano a parlare all’oggi e al futuro. Nelle scorse settimane mi sono imbattuto in alcuni scatti in bianco e nero del Fondo Fotografico Minghini, conservato dalla nostra istituzione culturale. Ritraevano Mina in due concerti nella nostra città, uno all’Embassy e il secondo all’Altro Mondo,  12 agosto 1966 e 18 agosto 1969. Splendide. Ne ho chiesto copia e poi, da appassionato della più grande interprete della canzone italiana, ho provveduto a spedirle a Mina stessa, come atto d’amore della nostra città nei suoi confronti e, se vogliamo, anche come piccolo regalo di compleanno. Ho aggiunto che se un giorno vorrà tornare a Rimini, anche per visitare il nuovo museo dedicato a Federico Fellini, suo amico, bene… la città accoglierà sempre a braccia aperte Mina, per Rimini e per sempre una persona di famiglia, ricordando quei giorni e quelle estati in cui spesso si esibiva nei mitici locali della nostra città". 

E il primo cittadino conclude: "La sorpresa pochi giorni più tardi quando con una lettera affettuosa e gentile, il figlio di Mina, Massimiliano Pani ringraziava per conto della madre per il pensiero delle fotografie e per le parole della lettera, a dimostrazione che certi amori nei confronti di Rimini non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Tutto questo per dire cosa, alla fine? Che la nostra storia ci può parlare ancora adesso, mettendo in luce anche lo straordinario patrimonio di relazioni e umanità che Rimini ha saputo coltivare e non dissipare da tanto tempo. E che la Biblioteca Gambalunga è un luogo fantastico e anch’esso parla al presente. Basta saperlo ascoltare".

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