Risse e coltelli a Milano Marittima: denunciato anche un 14enne

Milano Marittima si presenta blindata all’esame del weekend, ma la movida violenta non rallenta il ritmo, anzi. Altri episodi di aggressioni brutali e liti si sono susseguiti nel corso della notte. Il bilancio è drammatico: almeno sei denunciati. Tra questi persino un ragazzino di 14 anni accusato di rissa insieme ad altre tre persone. Due invece i denunciati per resistenza e per porto abusivo di coltello. «Era un campo da battaglia», commenta esterrefatto un uomo delle forze dell’ordine impegnato nella notte a Milano Marittima, dove la sensazione è che il grande dispiegamento di uomini abbia evitato il peggio, ma che il problema violenza sia tutt’altro che risolto. Gli interventi di questura, Carabinieri (con due pattuglie del Radiomobile), Guardia di Finanza e Polizia locale sono durati fino alle 3 di notte nonostante il coprifuoco in teoria fosse ancora in vigore. La posizione di alcuni dei fermati per accertamenti è ancora al vaglio delle forze dell’Ordine. E ancora una volta a parlare chiaro sono i tanti video postati in rete che danno l’idea della brutalità di certe aggressioni. Parla di «sforzo straordinario» il sindaco di Cervia Massimo Medri che però non nega certo l’evidenza: «Si è trattata di una nottata difficile - commenta - domani esamineremo nel dettaglio il report delle forze dell’ordine, ma è chiaro che lo Stato deve garantirci i mezzi necessari per gestire quella che è una vera e propria emergenza non solo a Milano Marittima. Ci sono stati problemi non solo qui, ma anche a Marina di Ravenna. Continueremo a vigilare affinché tutti si conformino al rispetto delle norme». Amareggiato anche Gianluca Ricci, presidente e portavoce del “Comitato indipendente ristoratori, commercianti e artigiani” che da giorni ormai prova a far sentire la voce di una parte importante della città alle istituzioni: «Come prevedibile possiamo dire che abbassare la musica non può essere l’unica soluzione. Or mai è chiaro che il vero problema è legato alla tipologia di clientela che oggi arriva a Milano Marittima e, soprattutto, all’offerta turistica di chi richiama quella tipologia di persone che poi genera violenza. Quali persone? Mi pare evidenti che si tratti di giovani, anzi giovanissimi, che non hanno un controllo dell’alcol e che creano situazioni di pericolo sia per chi lavora in centro che per chi vorrebbe passeggiare in tranquillità. Questi weekend sono stati difficili - aggiunge Ricci - ma chiediamoci cosa succederà con la fine del coprifuoco. Ad aggravare il tutto c’è anche la chiusura delle discoteche, sia perché i locali fungevano da “contenitori” dei ragazzi, sia perché all’interno era garantita la sicurezza da personale qualificato. Noi ringraziamo e apprezziamo molto lo sforzo delle forze dell’ordine che hanno fatto un gran lavoro e hanno evitato il peggio, ma purtroppo - continua Ricci - è cambiato poco rispetto al passato, alcune strade non sono sicure e c’è persino chi ha scambiato per urinatoio alcune vie, come il vialetto Venezia». «Molti residenti - commenta una fonte qualificata delle forze dell’Ordine - ci venivano a cercare in strada. Si avvicinavano sia per ringraziarci, sia per dirci che hanno paura e che una cosa così non l’avevano mai vissuta prima».

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