Milano Marittima, rivolta degli operatori contro la mala movida: già mille firme raccolte

Gli operatori di “Per chi ama Milano Marittima” dicono basta e raccolgono oltre mille firme contro la mala movida. La petizione, che ha come titolo “Milano Marittima ha bisogno di rispetto”, punta a coinvolgere anche il Consiglio comunale. Infatti le firme saranno consegnate ufficialmente durante la seduta consiliare in programma il 22 maggio alle 20, quando i gruppi di opposizione presenteranno una interpellanza al riguardo. «E’ il momento di far sentire la nostra voce - parte l’appello dei firmatari -. La situazione di disagio, insicurezza e degrado che stiamo vivendo non può più essere ignorata. Con questa petizione chiediamo con forza che l’Amministrazione intervenga subito, con azioni concrete e decise». Si può firmare online oppure compilando i moduli cartacei collocati in vari punti della città.

La spaccatura sul tema

L’adesione degli operatori è trasversale, ma i bagnini si presentano letteralmente spaccati a questa iniziativa. Se infatti da una parte alcuni di loro promuovono la protesta, dall’altra certi stabilimenti balneari sono finiti nell’occhio del ciclone per le feste in spiaggia con tanto di dj e vocalist. In ogni caso il testo della petizione, cui hanno aderito anche residenti e lavoratori, fa riferimento alle segnalazioni quotidiane, agli episodi documentati e ai fatti di cronaca, che hanno provocato «uno scenario inaccettabile per chi qui ci vive, lavora o villeggia. Viviamo una situazione fuori controllo - è la denuncia -, che sta compromettendo la qualità della vita e allontanando quelle persone che un tempo sceglievano Mi.Ma. per la sua eleganza, tranquillità e accoglienza. Nonostante questi disagi fossero stati ripetutamente segnalati all’Amministrazione comunale, purtroppo ad oggi non si è visto un miglioramento della situazione. Anzi, i fenomeni di criminalità e disagio sono sempre più ricorrenti. E’ arrivato il momento di reagire».

Battaglia anche politica

Ora si preannuncia una battaglia in aula, dove la Giunta sosterrà presumibilmente l’ordinanza sugli intrattenimenti musicali, in vigore dal primo aprile ma già al centro delle polemiche. Le stesse associazioni di categoria chiedono di cambiarla, mentre il nuovo waterfront si trasforma durante i weekend in un campo di battaglia.

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