Milano Marittima, Pineta: ecco le cordate per il futuro del locale

Il Pineta di Milano Marittima non passa mai di moda: lo sanno bene gli imprenditori della Riviera che in questi giorni avrebbero preso contatto con il curatore della società Andromeda, ultima titolare dello storico locale. Una corsa contro il tempo: l’obiettivo è non perdere la serata di Pasqua, riaprendo i battenti della discoteca a tempo di record. Del resto, le buste con le offerte saranno aperte domani dal curatore incaricato dal tribunale. Sono molto noti i nomi che circolano in queste ore: tra gli interessati ci sarebbe ad esempio Massimo Casanova, titolare del Papeete, che nel caso riuscisse a gestire il Pineta riunirebbe sotto di sé i due storici marchi. Ma ad aver chiesto informazioni ci sarebbe anche Leo Cavalli, patron della Darsena del Sale, che nel caso potrebbe essere affiancat da uno che il Pineta lo conosce bene: Chicco Cangini. A chiudere il trittico cervese, infine, ci sarebbe Enrico Rinaldi che ha in gestione l’Oceano, il ristorante sotto il Pineta. La situazione della discoteca ha mosso interesse anche al di fuori della Città del Sale: hanno chiesto informazioni anche imprenditori del mondo della notte ravennate e toscano, con una cordata che gestisce locali in Versilia. Se anche solo una di queste offerte si concretizzerà il Pineta riaprirà a Pasqua.

La questione degli affitti

Prima però bisogna giocare in tribunale la partita di oggi: il giudice deve decidere sullo sfratto che la società proprietaria dei muri ha intimato alla gestione, ora rappresentata dal curatore. Se dovesse concretizzarsi gli imprenditori dovranno discutere della gestione direttamente con l’azienda e non più col professionista incaricato dal tribunale. Il procedimento era partito alla luce di affitti arretrati per circa 350mila euro (praticamente la quota di un anno). L’udienza già fissata a inizio mese era slittata proprio in virtù delle ultime vicende, a partire dal sequestro urgente della discoteca. Possibile che su questo fronte, ancora una volta, la procedura porti a un nuovo rinvio. Di certo la vicenda giudiziaria è molto intricata ma al momento l’interesse principale della curatela è tenere aperta la discoteca in modo da vedere il suo valore restare a buoni livelli.

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